Nelle ultime ore è stato accertato che le impronte digitali di Shpetim Pasho, il 50enne albanese scomparso con la moglie cinque anni fa, corrispondono a quelle di uno dei due corpi ritrovati nei giorni scorsi nei campi tra la superstrada Firenze-Pisa-Livorno e il carcere il Sollicciano, alle porte del capoluogo toscano. Del caso di Cronaca Nera si sta occupando il pm Ornella Galeotti della Procura di Firenze.
Le impronte corrispondono all'uomo scomparso
Tra giovedì 10 dicembre e oggi, mercoledì 16 dicembre, nei campi di Sollicciano sono state rinvenute quattro diverse valigie contenenti resti umani ormai saponificati attribuibili a un uomo e a una donna.
Nelle scorse ore, gli uomini del Nucleo Investigativo di Firenze hanno deciso di seguire una particolare pista investigativa ipotizzando che i corpi smembrati possano appartenere a Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie di origini albanesi scomparsi, in circostanze misteriose, nel novembre del 2015.
Come confermato dai carabinieri del Nucleo Operativo, gli uomini della Sezione Impronte del Reparto Investigazione Scientifiche di Roma hanno accertato che le impronte digitali di Shpetim Pasho corrispondono a quelle di un dito dei due cadaveri ritrovati nelle valigie abbandonate nell'impervio terreno a due passi dal carcere fiorentino.
Secondo i i medici legali Stefano Pierotti e Martina Focardi - incaricati dal sostituto procuratore Ornella Galeotti di effettuare l'autopsia - l'uomo sarebbe stato ucciso con un colpo alla gola, probabilmente inferto da un grosso coltello, mentre la donna sarebbe stata picchiata con "rara ferocia" e strangolata.
La scomparsa della coppia
Secondo quanto ricostruito finora, Shpetim Pasho e la moglie Teuta, rispettivamente 54 e 52 anni, hanno fatto perdere le proprie tracce il 2 novembre 2015. In quel periodo la coppia aveva preso in affitto un appartamento a Scandicci, alle porte di Firenze, per stare vicino alle figlie residenti a Castelfiorentino e al figlio, detenuto nel carcere di Sollicciano.
Come ricostruito dalla trasmissione Chi l'ha visto? proprio le figlie presentarono denuncia di scomparsa alle autorità e lanciarono diversi appelli in tv. "La mia mamma e il mio babbo sono scomparsi da tre mesi - dichiarò Dorina, una delle due sorelle, davanti alle telecamere con la voce rotta dal pianto - aiutatemi".
Anche Taulant Pasho, il figlio della coppia all'epoca detenuto per reati di droga, a oggi risulta scomparso. L'uomo, che dovrebbe scontare ancora quattro anni di reclusione, infatti, è evaso dagli arresti domiciliari alla fine di ottobre del 2016 e da allora risulta latitante e irreperibile.