I due corpi rinvenuti in alcune valigie a Sollicciano, quartiere della periferia sud-ovest di Firenze, potrebbero appartenere a una coppia, marito e moglie, scomparsa dalla provincia di Firenze nel 2015. Al momento non ci sono conferme ufficiali: si tratta solo di una supposizione avvalorata dalla presenza di alcuni particolari indizi. Del caso di Cronaca Nera si stanno occupando i militari del Nucleo Investigativo di Firenze coordinati dal pm Ornella Galeotti.

La coppia scomparsa

Gli inquirenti impegnati a risolvere il "giallo di Sollicciano", in queste ore starebbero seguendo una precisa pista investigativa.

I resti umani rinvenuti all'interno di tre diverse valigie tra giovedì 10 e lunedì 14 dicembre potrebbero appartenere a Shpetim e Teuta Pasho, marito e moglie cinquantenni di origini albanesi.

La coppia, nel 2015 aveva preso in affitto un appartamento a Scandicci per stare vicino alla figlia Dorina residente a Castelfiorentino e al figlio, detenuto nella casa circondariale di Sollicciano. Come ricostruito dalla trasmissione Chi l'ha visto? sarebbe stata proprio la figlia, nel novembre di quell'anno, a denunciare la scomparsa dei genitori e a lanciare accorati appelli. La donna ha dichiarato di essere stata contattata dai carabinieri. "Dobbiamo aspettare le indagini" ha però precisato sottolineando che il padre, proprio come l'uomo ritrovato, aveva un vecchio tatuaggio sull'avambraccio.

Si cerca un'altra valigia

Nel pomeriggio di ieri gli uomini dell'Arma hanno effettuato un nuovo sopralluogo nei luoghi dove sono state rinvenute le tre valigie contenenti dei resti umani. Mentre passavano al setaccio l'impervia zona tra il carcere di Sollicciano e la superstrada Firenze-Pisa-Livorno, i militari si sono imbattuti in grosso bagaglio a mano, contenente il busto saponificato di una donna.

Gli inquirenti non escludono che i "pezzi mancanti" del corpo possano trovarsi nelle vicinanze e, per questo, nella mattinata di oggi, martedì 15 dicembre, hanno deciso di ricercare una quarta valigia. Alle operazioni stanno prendendo parte anche gli uomini del Nucleo Carabinieri Cinofili di Bologna, unità specializzata nella ricerca dei corpi.

Le indagini

Al momento, gli interrogativi senza risposta sono ancora molti e i carabinieri di Firenze stanno continuando le indagini nel massimo riserbo. Oltre a risalire, con certezza, all'identità delle vittime, si vuole anche ricostruire l'esatta dinamica dei delitti e dare un volto all'assassino (o gli assassini).

Dalle autopsie eseguite presso l’istituto di medicina legale di Firenze dalla dottoressa Martina Focardi è emerso che la donna è stata brutalmente picchiata e strangolata, mentre l'uomo, prima di essere fatto a pezzi, è stato ferito mortalmente alla gola. È probabile che l'autore (o gli autori) degli omicidi si sia liberato dei bagagli lanciandoli direttamente oltre la barriera fonoassorbente che delimita la carreggiata della superstrada.

In un primissimo momento si era pensato che il crimine potesse essere recente, ma in realtà potrebbe non essere così. Dai primi accertamenti eseguiti sulle valigie, infatti, sembrerebbe che le valigie siano state lasciate lì circa un anno fa: le radici dei rovi non sono riuscite a insinuarsi all'interno.