Oltre ottanta chili di marijuana pronta per essere venduta. Un fucile, 8.500 euro in contanti e anche tutto il materiale per coltivare e confezionare la sostanza stupefacente. L'operazione, messa a segno giovedì dagli uomini della Guardia di Finanza con la stretta collaborazione dei carabinieri della stazione di Bono, ha portato all'arresto di tre persone: due fratelli originari di Bono di 28 e 20 anni e anche un loro zio di 49 anni.

Insieme a loro sono stati denunciati anche altri familiari: il padre 55enne dei due arrestati, la madre 45enne e una parente di 29 anni che si trovava sul posto quando le forze dell'ordine hanno fatto irruzione. Le accuse mosse dalla Procura sono quelle di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. I tre arrestati, dopo tutti i controlli di rito, sono stati rinchiusi in una cella del carcere sassarese di Bancali, in attesa di essere sentiti dal magistrato che si occuperà del caso. Tutta la droga è stata messa sotto sequestro. L'operazione – si legge nel verbale messo nero su bianco dalle forze dell'ordine – è nata in seguito a un normale controllo di routine, effettuato dagli uomini della Guardia di finanza per le vie di Sassari.

Un normale posto di blocco

Gli uomini della Guarda di finanza, nella tarda serata dello scorso giovedì, erano impegnati in un classico posto di blocco in via Rockfeller, a Sassari. Introno alle 21:30 i finanzieri hanno fermato un'automobile con a bordo il 20enne residente a Bono. Il giovane, alla vista dei militari, ha subito dato segni di nervosismo, come se temesse qualcosa. Per questo motivo i militari, dopo aver controllato i documenti del ragazzo, hanno deciso di vederci chiaro e hanno dato il via alla perquisizione personale e del mezzo. Al suo interno i finanzieri hanno avuto la sorpresa. Da un nascondiglio ricavato nel vano della targa posteriore è infatti saltato un grosso pacco che conteneva cinque chili di marijuana.

Droga che – secondo i militari – doveva essere consegnata a un probabile acquirente. Il grosso carico ha perciò ulteriormente insospettito i finanzieri che hanno contattato i colleghi carabinieri della Stazione di Bono. I militari infatti sono stati incaricati di effettuare un'ulteriore perquisizione all'interno dell'abitazione in cui il giovane risiedeva insieme al fratello, alla madre e al padre.

Chili e chili di marijuana

Dopo essere stati contattati dai finanzieri, i carabinieri di Bono si sono immediatamente fiondati nell'abitazione di residenza del giovane arrestato e qui hanno fatto un'altra scoperta. All'esterno della casa infatti hanno trovato il fratello 28enne dell'arrestato e un loro zio 49enne.

I due erano impegnati a caricare all'interno di un fuoristrada alcuni sacchi stracarichi di marijuana. Probabilmente temevano una perquisizione e stavano cercando di far sparire la droga. Non avevano però fatto i conti con i finanzieri e i carabinieri che, grazie alla rapidità della loro azione, sono riusciti a bloccare il “trasloco” della droga. A quel punto è anche intervenuto il gruppo cinofilo della Guardia di Finanza e, attraverso il fiuto dei cani, è stato possibile recuperare gli ottanta chili di marijuana. Secondo gli investigatori l'operazione messa a segno tra Bono e Sassari è la palese conferma del collegamento tra lo spaccio di droga a Sassari e i fornitori presenti anche in diverse città del Goceano, come appunto il paese di Bono.