Tra il 24 novembre e il 10 dicembre di tre anni fa, avrebbe barbaramente ucciso due dei tre gatti della vicina, versando nella ciotola in cui mangiavano del liquido per il radiatore. Oggi, 11 febbraio, si è celebrata l'udienza del processo che lo vede imputato con le accuse di “uccisione e maltrattamento di animali”. Salvatore Ventroni, 69 anni, pensionato originario di Budoni, questa mattina si è dovuto difendere in un'aula del Tribunale di Nuoro dalle accuse mosse dalla Procura. Di fronte al giudice Claudia Falchi Delitala, questa mattina l'uomo avrebbe spiegato le ragioni del suo gesto.
Nel frattempo l'Enpa, l'Ente nazionale per la protezione degli animali, si è costituito parte civile grazie all'intervento dell'avvocato Claudia Ricci. Il processo ha avuto inizio l'11 luglio del 2019 davanti al tribunale in composizione monocratica. Proprio in quell'occasione l'Enpa, tramite il suo legale, aveva chiesto di essere ammesso al processo come parte civile, riscuotendo il parere positivo del giudice. Salvatore Ventroni, accusato di essere un avvelenatore seriale, è difeso dall'avvocato Roberto Deledda, appartenente al Foro di Nuoro.
Avvelenatore seriale
Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Budoni, ebbero inizio nel 2017 e furono coordinate dal pubblico ministero Riccardo Belfiori, dopo che i militari ricevettero in caserma la vicina di casa di Ventroni.
La donna infatti denunciò l'avvelenamento dei suoi gatti, morti in maniera sospetta nel giro di pochi giorni l'uno dall'altro. Un terzo gatto, anche lui avvelenato, era invece riuscito a salvarsi grazie alle cure di un veterinario. Le indagini dei carabinieri della Compagnia di Siniscola sono durate per più di un anno. Durante questo periodo i militari hanno tenuto sotto controllo i movimenti di Salvatore Ventroni e hanno accertato che l'uomo fosse un vero e proprio avvelenatore seriale di gatti.
L'uomo infatti, in diverse occasioni, è stato sorpreso a dare da mangiare ad alcuni gatti dei croccantini inzuppati di uno strano liquido. Che poi, dopo le analisi effettuate in laboratorio, si è scoperto essere liquido refrigerante per i radiatori degli aerei. Una sostanza altamente velenosa e letale per i poveri animali che l'assumono.
L'avvocato dell'Enpa
“Spero fortemente – ha sottolineato Claudia Ricci, avvocato dell'Enpa – che questo processo vada a buon fine con una condanna per l'imputato. Noi ci siamo schierati parte civile – assicura la donna – e siamo sicuri che il Tribunale di Nuoro faccia la sua parte, considerando il grande rispetto della legalità nell'ambito della tutela degli animali”. Salvatore Ventroni rischia una severa condanna. Considerando soprattutto il fatto che l'ordinamento giuridico italiano dà grande rilievo agli animali da affezione ma non solo. Il codice penale infatti non punisce solo chi uccide un animale ma anche chi lo maltratta in qualsiasi maniera. Per questo motivo il pensionato di Budoni rischia una condanna che va da un minimo di tre mesi ad un massimo di diciotto mesi di carcere.
Oltre che una multa da 5mila a 30mila euro. Nell'agosto del 2017 il Tribunale di Nuoro aveva condannato a un anno e dieci mesi di carcere un pescatore di Siniscola che aveva legato un petardo al collo di un gabbiano. Il povero animale si era poi alzato in volo ed era esploso mentre il pescatore riprendeva la scena con il telefonino.