Dieci chili di marijuana, per una valore di oltre 80mila euro, sono stati sequestrati ieri, giovedì 28 gennaio, dai carabinieri del Comando provinciale di Cagliari all'interno di un'auto che transitava lungo la statale 126, in direzione di Barrali. In manette, con le pesanti accuse di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, sono finite due persone, uno residente a Sedilo e l'altro a Macomer. I due, volti conosciuti dalle forze dell'ordine per i loro precedenti penali, dopo tutti i controlli di rito sono stati rinchiusi in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere sentiti dal magistrato che si occuperà del caso.
I due si dovranno trovare un avvocato che li difenda dalle accuse mosse dalla Procura. I controlli dei carabinieri, tra l'altro, hanno permesso di accertare che uno degli arrestati “aveva l'obbligo di presentarsi tutti i giorni in caserma”, si legge nelle carte. Mentre l'altro era “destinatario di un avviso orale”, sempre per reati legati al mondo della droga. I dieci chili di marijuana sono stati sequestrati dagli investigatori dei carabinieri e, a breve, verranno analizzati per capire la qualità della sostanza stupefacente.
I controlli dei carabinieri
I carabinieri del Comando provinciale di Cagliari sono impegnati da tempo nel costante controllo di tutto il territorio di loro competenza e proprio ieri, in occasione del solito giro di sorveglianza, proprio lungo la strada statale 126 che porta a Barrali hanno notato un'auto sospetta.
I militari, in borghese, hanno infatti incrociato un'Alfa Romeo 147 nera che, a tutta velocità, imboccava una stradina sterrata di campagna. Un comportamento che ha subito destato sospetto nei militari che, chiaramente, hanno voluto vederci chiaro. I carabinieri hanno infatti seguito l'autovettura italiana e l'hanno fermata.
A bordo del mezzo a quattro ruote c'erano due uomini che, alla vista dei militari, hanno subito mostrato evidenti segni di nervosismo. I fermati hanno immediatamente dichiarato di risiedere uno nel comune di Sedilo mentre l'altro nel comune di Macomer. Fatto che, considerando le vigenti normative anti Covid, ha fatto maggiormente insospettire i carabinieri che hanno chiesto loro cosa ci facessero in quel comune distante dal loro.
I due non hanno dato spiegazioni plausibili ai militari e anche per questo è scattata l'immediata perquisizione personale e del mezzo.
Forte odore di marijuana
Quando i carabinieri si sono avvicinati all'Alfa 147 nera hanno avuto subito avuto il sospetto che ci fosse qualcosa di losco. Dall'auto infatti fuoriusciva un fortissimo odore di marijuana e i due occupanti erano visibilmente preoccupati. A quel punto i militari hanno voluto vederci chiaro e hanno iniziato con la perquisizione del mezzo. All'interno del cofano dell'auto gli investigatori dell'Arma hanno infatti trovato due enormi sacchi di plastica, che contenevano marijuana confezionata e pronta per essere venduta. Dentro infatti c'erano dei pacchi più piccoli, da un chilo e da mezzo chilo, che contenevano la droga per un peso complessivo di dieci chili.
La sostanza stupefacente, di ottima qualità, secondo gli investigatori avrebbe potuto fruttare 80mila euro una volta venduta nel mercato illegale della droga. Tutta la marijuana è stata sequestrata e i due occupanti dell'auto sono stati ammanettati.