C'è una svolta nel delitto di Diego Damis, il 41ennne umbro che viveva e lavorava negli Usa, accoltellato a morte lo scorso 25 febbraio a Chicago. La polizia ha arrestato un 18enne, K. McS., trovato in possesso di effetti personali dell'italiano.

La notizia dell'arresto, diffusa da alcuni media americani, a cominciare da Fox News, rilanciata sui social, è rimbalzata poi agli organi di stampa italiani anche grazie al racconto della sorella della vittima.

Diego Damis, morto per una rapina da pochi dollari

Nato ad Assisi e cresciuto a Perugia, da sette anni il 41enne si era stabilito a Chicago per ricongiungersi a sua madre che ci vive, lavorando come barista.

Al'alba del 25 febbraio, era da poco uscito dal locale dove lavorava, il 'The Cove Lounge’ e, come tutte le notti, stava percorrendo a piedi South Greenwood Avenue, nei pressi di Hyde Park per tornare a casa, quando è stato rapinato.

Secondo la ricostruzione fornita dagli investigatori americani alla famiglia di Damis, l'arrestato lo avrebbe iniziato a seguire all'uscita del locale per poi aggredirlo, accoltellarlo diverse volte, e rubargli portafoglio, denaro in contanti e carte di credito. Damis è stato trovato morto a terra e i soccorsi sono stati inutili, ed è stato dichiarato morto all’ospedale di Chicago.

Determinanti per l'arresto del 18enne, sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza collocate nella zona nei pressi dell'Università di Chicago, dove è avvenuto il delitto.

Altre telecamere hanno mostrato che neanche un'ora dopo, il 18enne ha usato la carta di credito della vittima per acquistare le sigarette in una stazione di servizio e ha poi usato la tessera della metro di Damis.

"Quella di mio fratello è una morte senza senso perché una rapina non deve necessariamente finire in un omicidio.

Spero che ora sia una storia chiusa”, ha detto il fratello di Diego, Andrea Damis. Oltretutto, la rapina ha fruttato all'aggressore non più di 200 dollari.

'Mio fratello nel posto sbagliato al momento sbagliato'

I momenti dell'indagine sono stati raccontati ai giornalisti umbri da Laura Damis, la sorella della vittima, convocata alla stazione di polizia con altri familiari.

Lì hanno conosciuto gli investigatori che hanno spiegato la dinamica dell'omicidio. "Mio fratello si è trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato", ha riferito Laura. In quel quartiere ricco, la notte del 25 febbraio, il 18enne avrebbe tentato di rubare all'interno di auto. Suo fratello sarebbe stato distratto, intento a giocare a scacchi, la sua passione, al telefono con un amico, quando i due, rapinatore e vittima, si sarebbero incrociati. Dal momento che il ragazzo non sarebbe riuscito a rubare niente, sarebbe tornato indietro per aggredirlo e ucciderlo.

Il presunto omicida sarebbe poi tornato a casa per cambiarsi. Nell'abitazione del 18enne perquisita, sono stati trovati il coltello, i vestiti, il portafoglio e la carta di credito della vittima.

Il fermato resterà in carcere fino al processo: il giudice Kelly McCarthy gli ha negato la libertà su cauzione.

Laura ha raccontato di aver appreso che il presunto omicida di suo fratello anche se molto giovane è già padre. Lei e i familiari sono contenti che sia stato preso perché ha una lista di precedenti e una persona del genere è pericolosa. Ma la giustizia ancora non è stata fatta: il 18enne dovrà andare a processo. La polizia ha detto loro che a Chicago la maggior parte dei crimini avvengono per mano di ragazzi. Sia lei che l'altro fratello hanno apprezzato l'operato degli agenti, tempestivo ed efficiente, e l'aver condiviso con i familiari i risultati delle indagini solo alla fine.

Il fratello Andrea ha sottolineato che non è neanche scontato di questi tempi che una squadra di poliziotti bianchi arresti un ragazzo nero senza conseguenze di ordine sociale.

All'arrestato è stato anche contestato il reato di rapina a mano armata.

Diego Damis, fiaccolata pe ricordarlo

Nella zona di Regent's Park in Hyde Park a Chicago, non troppo distante dalla casa dell'ex presidente Usa, Barak Obama e a ridosso del campus dell'University of Chicago, in tanti conoscevano il barman umbro. Sabato scorso colleghi e amici di Diego, in sua memoria hanno organizzato una fiaccolata. Lo hanno ricordato come una delle persone più dolci e sincere conosciute, sempre sorridente e allegro.

Anche la sorella Laura ha riferito alla stampa che era molto amato da tutti. È atteso in Italia nei prossimi giorni il ritorno delle sue ceneri.