Martedì 10 maggio, su Rai1, è andata in onda la prima semifinale di Eurovision 2022. Stando a quanto dichiarato al Corriere della Sera da una delle volontarie presenti, alcuni ballerini - parte del corpo di ballo di uno dei cantanti in gara - avrebbero molestato lei e altre due ragazze durante una festa che si è tenuta domenica 8 maggio alla Reggia di Venaria a Torino. Il comune smentisce le accuse ma l'associazione femminista Non una di meno, in una nota, ha dato il proprio sostegno alle volontarie. Intanto la rassegna va avanti e tra oggi 12 maggio e il 14 dovrebbero esibirsi anche Mahmood e Blanco, i Maneskin e Achille Lauro.

Il racconto della ragazza

Domenica 8 maggio, alla Reggia di Venaria si è svolto una festa con tutte le delegazioni di Eurovision 2022. Il giorno seguente, tre ragazze italiane volontarie assegnate alla delegazione del Nord Europa hanno racconto di avere subito delle molestie durante i festeggiamenti. In particolare, una di loro ha spiegato che alcuni ballerini - parte del corpo di ballo di un cantante straniero - hanno iniziato a fissarle "a lungo e dopo si sono avvicinati. Ballavamo vicini, poi abbiamo incominciato a sentire le loro mani addosso. Quando ci siano rese conto di quello che stava capitando, abbiamo cambiato stanza della festa". Nella stessa testimonianza la ragazza aggiunge che i ballerini: “Erano fastidiosi.

Hanno cominciato a ballare, farci girare e poi hanno cominciato a toccarci. Sempre più giù, ci hanno palpato il sedere”.

Il caso della cantante di Cipro e la smentita del comune

La ragazza volontaria non ha rivelato la nazionalità del ballerini, ma ha aggiunto: "Anche la cantante di Cipro ha ricevuto molte attenzioni. Ma con lei non si sono permessi di superare il limite”.

Poi ha dichiarato che quando hanno lasciato la festa “quei ballerini si sono buttate su altre ragazze". Stando a quanto riportato da diverse testate il comune di Venaria ha smentito le molestie. Alessandra Aires, funzionaria comunale, ha detto: "Se fosse successo qualcosa di inappropriato sarei stata la prima ad intervenire, ma non ho visto nulla di tutto questo.

Mentre il mondo è in guerra a Torino si sta celebrando una festa di pace. Spiace che si cerchi di sporcare una festa bellissima".

La nota di Non una di meno

In risposta a quanto accaduto è arrivata anche la presa di posizione di Non una di meno, l'associazione femminista, in una nota ha fatto sentire la sua vicinanza alle volontarie: "A fronte delle segnalazioni rese pubbliche da alcune lavoratrici rispetto alle molestie subite sul proprio posto di lavoro durante la kermesse dell'Eurovision, ci chiediamo come rappresentanti del Comune si sentano legittimati a dichiarare che non sia successo niente di male. Come quasi sempre succede, la voce delle donne che vivono violenza o sopruso viene silenziata, i loro racconti non creduti e le loro esperienze non ascoltate.

Quanto denunciato dalle lavoratrici è e dovrebbe essere considerato molestia sul posto di lavoro e come tale andrebbe affrontato, puntando l'attenzione sulle condizioni di estremo sfruttamento e ricattabilità che le donne vivono in ambito lavorativo e in alcuni contesti di lavoro in particolare