Un escursionista, intorno alle ore 14 di domenica 8 maggio, ha chiamato i soccorsi dopo essersi fatto male mentre si trovava sul Picco di Roda, nel territorio comunale di Pieve di Cadore, sulle montagne del bellunese. L'uomo non ha però più risposto alle successive chiamate della centrale che cercava di localizzarlo e che ha poi allertato un elicottero del Suem di Pieve di Cadore. Successivamente l'escursionista è stato trovato privo di vita sotto un salto di roccia qualche centinaio di metri più in basso del sentiero di cresta. L'uomo aveva 47 anni, era originario di Latisana, ma residente a Pocenia in provincia di Udine.
Il tecnico dell'elisoccorso, pervenuto sul posto, con un verricello di circa 60 metri, ha attrezzato una corda fissa in attesa di rinforzi. Il corpo ormai senza vita è stato posizionato sulla neve per agevolare le manovre di recupero e, successivamente, è stato trasportato al campo di calcio di Nebbiù per poi essere affidato al carro funebre.
Secondo una prima ricostruzione, l'escursionista avrebbe perso l'equilibrio mentre si trovava in prossimità della cima ed è scivolato sulla parete laterale. In questo punto era riuscito a lanciare l'ultimo allarme, prima di cadere definitivamente tra le rocce.
Quali comportamenti adottare durante le escursioni in montagna
Nel nord-Italia non è il primo caso in cui una scalata montuosa finisce con avere spiacevoli conseguenze in queste settimane.
A tal proposito le Guide Alpine dispensano sovente diversi consigli per fare delle escursioni più sicure possibili.
Fra i suggerimenti vi è quello di partire da scalate semplici che permettono di osservare i paesaggi senza correre gravi pericoli; è molto importante raggiungere il luogo interessato con l'attrezzatura adeguata e, se possibile, in compagnia.
Le imbracature dovrebbero essere consistenti e resistenti così da sostenere il peso. Gli esperti suggeriscono anche di avere un abbigliamento consono all'attività che si sta per intraprendere.
Durante l'escursione, inoltre, fretta e velocità sono controproducenti e bisogna essere molto accorti a dove si appoggiano i piedi. Viene pure sconsigliato l'utilizzo della tecnologia proprio per evitare dei possibili cali di concentrazione.
Anche seguire il meteo è molto importante perchè in montagna l'arrivo di perturbazioni improvvise è frequente. In particolare se si avvicina un temporale è consigliato di ritornare indietro e di evitare alberi isolati o vetta. Un apparecchio Gps dovrebbe essere sempre tenuto con sé ed attivato qualora non si avesse la possibilità di allertare i soccorsi.