Giovedì 22 febbraio durante la seduta congiunta delle Commissioni Sport e Urbanistica che dà il via all'esame della delibera sul pubblico interesse alla costruzione del nuovo stadio della Roma a Pietralata, Maurizio Veloccia, assessore all'Urbanistica del Comune, ha dichiarato come obiettivo quello di votare entro marzo per avviare "il percorso successivo e decisivo: il progetto definitivo e la conferenza servizi decisoria", in Aula Giulio Cesare, nessun contrario al progetto.

Il sopralluogo nel quartiere Pietralata

Nel frattempo, i rappresentanti delle Commissioni capitoline per lo Sport e l’Urbanistica, si sono presentati a Pietralata "per rendersi conto della situazione", come affermato da Ferdinando Bonessio, presidente della commissione sport di Roma Capitale.

Ad alcuni residenti il punto interessato dal sopralluogo sembrava diverso da quello dove il progetto, presentato dallo Chief executive officier giallorosso Pietro Berardi in Campidoglio, prevede la realizzazione del nuovo stadio.

Infatti, se il sopralluogo si è tenuto nei pressi di via dei Durantini e zone limitrofe, aree di cantiere interessate da altri progetti di ambito SDO, l’area interessata dal Progetto Stadio AS Roma, invece, è quella posta tra via dei Monti di Pietralata, via dei Monti Tiburtini e via Livorno, un’area attualmente abitata da circa 15 famiglie e in parte destinata da Piano Regolatore a verde pubblico.

Ad alcuni residenti sarebbe nato il sospetto che il punto del sopralluogo sia stato scelto per lasciare all’ombra alcune delle problematiche cui la società giallorossa e il Comune di Roma dovrebbero dar risposte se il progetto stadio a Pietralata andasse in porto: la cementificazione di un’area destinata a Parco pubblico e gli espropri.

Ma le perplessità non riguardano solo queste due tematiche, come hanno fatto emergere i pareri tecnici visibili anche sulla pagina web del Comune di Roma, nonché i cittadini e i Comitati di quartiere che ieri si sono presentati a questo sopralluogo per confrontarsi con i Consiglieri comunali.

Le problematiche segnalate dai cittadini: espropri, cementificazione, mobilità

In particolare, accessibilità, mobilità e parcheggi preoccupano i residenti che hanno evidenziato come il numero dei posti auto e moto previsti da progetto non siano sufficienti a garantire il fabbisogno di una utenza così ampia, anche a fronte di un servizio di trasporto pubblico anch’esso già oggi non adeguato, tutto ciò in un quadrante caratterizzato dalla presenza di tante piccole arterie e di poche grandi, una delle quali – via dei Monti Tiburtini – mal servita, ingolfata e a servizio di un ospedale, il Sandro Pertini, a cui si dovrà trovare un modo per garantire l’accesso.

I dubbi dei residenti

Resta poi un’altra perplessità espressa dai residenti della zona: quello che i Friedkin metteranno sulla bilancia per le opere pubbliche a corredo della realizzazione dello stadio non pare sufficiente a garantire servizi di mobilità e vivibilità in un quadrante già ingolfato in cui ad oggi si prevede la realizzazione di un centro direzionale Fs, il Tecnopolo e la sede Istat.

Inoltre "La politica pubblicizza 11 ettari di verde a corredo di uno stadio che sorgerà su terreno in parte privato già adibito a parco pubblico e dove pochi sanno che sono presenti interessanti resti di storia antica e moderna, anche legati alla vita di Pasolini", queste le parole del rappresentante del Comitato Monti di Pietralata.