Un nuovo grave episodio di cronaca avrebbe come protagonista Omar Favaro, che nel febbraio del 2021 a Novi Ligure, insieme ad Erika De Nardo, la fidanzata dell'epoca, uccise (utilizzando un coltello da cucina) la madre della ragazza, Susanna Cassini - soprannominata “Susy”-, e il fratello undicenne, Gianluca De Nardo. La giovane coppia decise poi di non uccidere anche il padre della ragazza, Francesco De Nardo, dirigente presso un'azienda dolciaria.
In questi ultimi giorni, si è ripreso a parlare di Omar, perché l'uomo (adesso 40enne) sarebbe al centro di un'indagine con l'accusa di violenza sessuale perpetrata verso la sua ex moglie e per maltrattamenti verso la donna e la figlia.
Favaro, violenze e minacce verso la moglie
L'indagine, che vedrebbe protagonista Favaro, è stata aperta dalla Procura di Ivrea (Torino) per fatti avvenuti prima del 2022, con maggiore riferimento al periodo riguardante le restrizioni per la pandemia Covid-19. Stando a quanto diffuso da La Repubblica l'uomo sarebbe autore di violenze psicologiche (e anche fisiche) e minacce verso la moglie alla quale avrebbe rivolto frasi come: "Non esci viva da qui"; "Ti sfregio con l'acido". Secondo quanto si apprende dal Correre della Sera, Omar l'avrebbe anche presa per i capelli avvicinandola pericolosamente a un fornello acceso e percossa con una serie di oggetti facendola vivere in un clima di costante paura.
Le indagini per fare luce su cosa sia accaduto
La coppia si sarebbe conosciuta, mediante i social network, circa otto anni fa. E, al principio della relazione, i fatti di cronaca nera che avevano visto protagonista Favaro non avrebbero inciso sulla vita di coppia. Ma, durante il periodo del Covid-19, la situazione sarebbe precipitata: la donna sarebbe stata costretta a subire, in più di un'occasione, violenze sessuali.
Inoltre, Favaro avrebbe maltrattato anche la figlia.
Le indagini sono tutt'ora in fase di svolgimento, per tentare di ricostruire cosa sia successo realmente. Stando a quanto riferito dalla donna, non avrebbe potuto neanche scegliere quali abiti indossare e sarebbe stata obbligata a dargli tutti i soldi guadagnati.
Respinta la richiesta di misura cautelare
Il gip ha tuttavia respinto la richiesta di misura cautelare per Favaro proposta dalla procura di Ivrea. A far propendere per questa decisione sarebbe stato il fatto che attualmente marito e moglie non stanno più insieme e che non c’è più l’attualità del pericolo per fatti avvenuti prima del 2022. Il pubblico ministero, Valentina Bossi, e la procuratrice capo di Ivrea, Gabriella Viglione, non concordano con la decisione del gip, è stata quindi presentata istanza di appello contro il rifiuto della misura restrittiva. La decisione finale, a questo punto, verrà presa dal tribunale del riesame di Torino che dovrà valutare i rischi che potrebbero correre l'ex moglie di Favaro e sua figlia.
Secondo l'avvocato difensore di Favaro il passato non c'entra in questa nuova vicenda che riguarda il suo assistito.