A marzo Andrea, un bambino di Bono di 8 mesi, era stato ricoverato d’urgenza al Bambin Gesù di Roma dopo che gli era stata diagnosticata la meningite. La scorsa mattina, dopo oltre due mesi di ricovero, è rientrato a casa, a Bono, con i suoi genitori. Andrea infatti è guarito dalla malattia, grazie anche all’immediato ricovero all’ospedale romano in elisoccorso. Il bambino infatti – grazie alla massiccia terapia farmacologica a cui era stato sottoposto – ha sempre risposto bene alle cure e la sua salute in pochi mesi si è stabilizzata. Grazie anche all’ultimo ricovero all’ospedale di Pisa da dove proprio ieri, 4 giugno, Andrea è stato dimesso definitivamente.

Accolto a braccia aperte

A esprimere la gioia di tutto il paese è stato il sindaco di Bono, Michele Solinas, che a nome di tutta la comunità e dell’amministrazione comunale ha pubblicato un post sulla pagina Facebook del Comune. “Anche se oggi c’è la pioggia – si legge nel post pubblicato sul social dal primo cittadino di Bono – tutta la nostra comunità vede il sole. Andrea dopo mesi e mesi di ricovero ha finalmente fatto rientro a casa circondato dall’affetto di tutta la comunità. Il bambino – continua il sindaco – ha veramente lottato come un leone per rimanere attaccato alla vita. Oggi è rinato insieme a tutta la nostra comunità”.

Dopo che il bambino era stato ricoverato – per sicurezza – tutti i membri della famiglia e chiunque avesse avuto contatto con Andrea era stato sottoposto a controlli, sia a Bono che a Nuoro dove il piccolo frequentava l’asilo e i genitori lavoravano.

La meningite

La meningite meningococcica è una malattia che viene caratterizzata dall’infezione delle meningi, cioè le membrane che avvolgono il midollo spinale e anche il cervello. Secondo gli esperti la patologia potrebbe essere provocata da un batterio, noto come Neisseria Meningitidis, detto anche meningococco, di cui esistono vari tipi.

La trasmissione del batterio del meningococco solitamente accade per via aerea, soprattutto tramite attraverso le perdite del tratto respiratorio e le goccioline di saliva. Di conseguenza per essere contagiati bisogna avere un contatto stretto con la persona malata.