"Un mesetto prima di sparire Emanuela aveva partecipato alla trasmissione Tandem sulla Rai e io ho notato che era in prima fila, inquadrata spesso, è possibile che qualcuno della troupe avesse notato questa ragazza e la facesse inquadrare con una certa insistenza, da lì potrebbe essere nato qualche rapporto di conoscenza ma la cosa non è mai stata indagata. È importante invece perché ricostruendo anche le varie fasi del giorno della scomparsa il 22 giugno 1983, appare più plausibile che lei, su Corso Rinascimento, dopo aver perso l’autobus, si fosse fermata a parlare con qualcuno che conosceva", con queste parole Pino Nicotri, giornalista che si è occupato per anni del caso di Emanuela Orlandi - la 15enne cittadina vaticana sparita da Roma il 22 giugno del 1983 - ha raccontato a Il Giorno, in una intervista, una delle ultime teorie sul caso.

La sua testimonianza è stata raccolta da Alessandro Diddi, titolare dell'inchiesta vaticana voluta da Papa Francesco per far luce sul reale destino della ragazza, di cui si sono perse le tracce da oramai quarant'anni. Nicotri ha anche parlato di una nuova ipotesi che vorrebbe la scomparsa di Orlandi legata prima ad una violenza sessuale.

Emanuela Orlandi, la partecipazione a Tandem

Come raccontato da Nicotri, circa un mese prima della sua scomparsa Emanuela aveva partecipato a una trasmissione televisiva chiamata Tandem sulla Rai. Il giornalista ha fatto notare che durante la trasmissione Emanuela era seduta in prima fila e che veniva spesso inquadrata dalle telecamere.

Nicotri ha dunque suggerito che qualcuno del team di produzione della trasmissione potrebbe avere notato Emanuela insistendo sulle inquadrature.

Si ipotizza che da lì potrebbe essersi sviluppato un qualche tipo di rapporto o conoscenza tra la giovane Orlandi e questa persona, ma tale possibilità non è mai stata indagata adeguatamente. Si ritiene che dopo aver perso l'autobus, Emanuela potrebbe essersi fermata a parlare con qualcuno che conosceva lungo il Corso Rinascimento, dove è stata vista per l'ultima volta.

Il giornalista ipotizza che Emanuela potrebbe aver seguito questa persona per poi sparire nel nulla.

Il dubbio di Nicotri

Pino Nicotri ha sollevato però il dubbio se sia stato possibile perpetrare un rapimento in un luogo come Corso Rinascimento, con il Senato e le redazioni dei giornali nelle vicinanze, soprattutto considerando gli anni di attività terroristiche in Italia.

Il giornalista e scrittore ha suggerito che sarebbe più plausibile ipotizzare che Emanuela abbia seguito volontariamente qualcuno in un altro luogo, invece di essere stata rapita.

L'ipotesi di abusi e omicidio condiviso da Gerunda

Anche il magistrato Margherita Gerunda aveva considerato l'ipotesi di abusi e omicidio nei confronti di Emanuela Orlandi, poco dopo venne però rimossa dalle indagini. Nicotri ha ricordato che il magistrato Gerunda gli aveva detto che inizialmente si era convinti che si trattasse di un normale caso di violenza sessuale, ma che per rispetto nei confronti della famiglia si stavano prendendo in considerazione anche altre ipotesi.

Nicotri ha così esternato la seguente tesi: "Quando ci sono casi di abusi finiti male, soprattutto quando vittima e carnefice si conoscono, ci sono due motivi per cui si tenta di occultare tutto. Il primo naturalmente è che non si vuole essere scoperti; il secondo la vergogna perché hai abusato di una fiducia, ad esempio della fiducia della famiglia Orlandi, perciò si fa sparire il corpo".