Gli avvocati Sharon Matteoni e Filippo Zanasi sono i legali dei genitori della piccola Kata (5 anni), la bimba peruviana scomparsa a Firenze lo scorso 10 giugno dall'ex hotel Astor, dove viveva assieme alla madre e al fratello più piccolo. Al riguardo, Matteoni e Zanasi sono convinti di una cosa: "C'è chi sa bene cosa è successo e perché. Almeno tre persone". Sul caso indaga la procura di Firenze per sequestro di persona a fini di estorsione. Tuttavia, al momento non è arrivata nessuna richiesta di riscatto ai genitori di Kata, così come non è emersa finora alcuna traccia che possa condurre ai rapitori della bambina.

Nonostante i numerosi appelli da parte dei genitori di Kata in queste settimane, nessuno si è ancora fatto avanti.

Zanasi: 'Serve uno scarto in avanti'

La piccola Kata è scomparsa da oltre un mese e gli investigatori stanno cercando di risolvere il caso, ma al momento le indagini non hanno ancora condotto ad una svolta significativa. L'avvocato Zanasi ha dichiarato nel corso di un'intervista a La Nazione che "serve uno scarto in avanti". Secondo il legale, le informazioni generiche sul coinvolgimento di qualcuno in un reato non sono sufficienti; qualcuno deve confessare spontaneamente. L'avvocato ha suggerito che la scomparsa di Kata possa essere il risultato di un rapimento organizzato, in cui qualcuno ha preso la bambina, tuttavia senza sapere come.

L'accaduto fa pensare a qualcosa di grave, forse attività illegali che proliferavano nell'ambiente in cui è avvenuta la scomparsa.

Si continua ad indagare sugli ex abusivi dell'Astor

Gli investigatori continuano a concentrare la loro attenzione sulle persone che vivevano in modo abusivo all'ex hotel Astor e su coloro che erano responsabili della distribuzione degli alloggi e della riscossione degli affitti.

Secondo l'avvocato, una donna di origine romena, un uomo peruviano e il suo assistente erano responsabili di gestire l'intero complesso dell'Astor. Secondo l'avvocato, queste persone erano a conoscenza di tutto ciò che accadeva all'interno dell'hotel e potrebbero avere informazioni cruciali sulla scomparsa di Kata.

I familiari di Kata sarebbero stati coinvolti in alcuni litigi

Il tema delle occupazioni abusive ha generato numerosi conflitti, alcuni dei quali violenti, tra gli occupanti dell'ex hotel Astor. Si sostiene che almeno due di questi litigi abbiano coinvolto i familiari di Kata. Riguardo al 10 giugno, giorno della scomparsa della piccola, Zanasi ha confermato che almeno tre persone sono arrivate nella zona alla ricerca dello zio di Kata e sembra che non avessero intenzioni pacifiche. Questo fa sorgere l'ipotesi di una possibile "vendetta". L'avvocato ha detto che anche a lui sono giunte voci in tal senso e che, sebbene riconosca il ruolo centrale dei genitori, potrebbe esserci un motivo meno diretto dietro la scomparsa di Katia.