Un biglietto, trovato in casa dagli inquirenti, sembra chiarire il movente prettamente di natura economica che ci sarebbe dietro la strage in famiglia compiuta mercoledì 27 settembre da Martino Benzi ad Alessandria: l’ingegnere ha prima ucciso a coltellate la moglie 55enne e il figlio di 17 anni. Successivamente si è recato nella casa di riposo in cui era ospitata la suocera per ammazzare anche lei, prima di togliersi la vita. In realtà sono diversi i messaggi lasciati dal 66enne: nel primo biglietto, che l’uomo aveva con sé al momento del suicidio, spiegava di aver ammazzato anche la moglie e il figlio.

Gli altri sono stati rinvenuti nell’abitazione della famiglia. Uno in particolare, non lascerebbe dubbi sui motivi della strage. “Sono rovinato non c’è via di scampo”, racconta l’ingegnere, aggiungendo che “la colpa è solo mia”.

Il biglietto con il presunto movente della strage è stato ritrovato nella cucina di casa

A rivelare il contenuto del biglietto è stata l’Agi. Il messaggio, che sembra spiegare il movente della strage in famiglia, è stato ritrovato sul tavolo della cucina dell’abitazione in cui giacevano i corpi della moglie e del figlio di Benzi. Gli inquirenti hanno voluto approfondire le parole scritte dal 66enne: hanno quindi avviato una serie di accertamenti sui conti correnti dell’uomo e sulla documentazione della sua società informatica per verificarne le condizioni finanziarie.

Si vuol capire se è vero che la famiglia ultimamente navigasse in cattive acque.

Il biglietto potrebbe riferirsi a problemi economici della società informatica del 66enne

L’uomo che ha compiuto la strage era proprietario di un’azienda che forniva consulenza informatica e si occupava della creazione di siti web. A sentire i testimoni, il 66enne, che si definiva “un pacato gentiluomo”, conduceva una vita tranquilla, dietro la quale forse potevano nascondersi delle tensioni dovute ai problemi economici della sua società.

Tuttavia, anche nel biglietto lasciato non vengono spiegati nel dettaglio i motivi dei delitti. Le indagini puntano ora a chiarire se queste difficoltà finanziarie abbiano spinto l’ingegnere a compiere la strage, anche se non si giungerà mai a un processo, perché l’unico responsabile di quanto avvenuto si è ammazzato.

Oltre a verificare quanto scritto nel biglietto, gli inquirenti stanno ricostruendo la mattinata

Gli inquirenti stanno ricostruendo i dettagli di questo grave episodio di cronaca: a quanto pare i delitti sarebbero stati pianificati dall’autore. L’ingegnere avrebbe prima ucciso a coltellate, verso le 7,30 di mercoledì, la moglie e il figlio, che si trovavano in casa. Quindi si sarebbe cambiato per andare a trovare la suocera nell’istituto in cui l’anziana viveva. Dopo averla salutata, l’avrebbe portata in giardino per pugnalarla a morte, prima di rivolgere l’arma contro se stesso.