È stata disposta l'autopsia sul corpo della neonata trovata morta in culla sabato 2 settembre a Santa Maria Capua Vetere, in provincia di Caserta. Sono stati anche sequestrati i cellulari dei genitori. Il corpo della bimba presenta molti lividi e ustioni e, al momento, si sta indagando per capirne le cause e capire se sono o meno correlate al decesso.

Morte della neonata a Caserta: disposta autopsia e sequestro dei cellulari dei genitori

Si indaga sulla morte della neonata di un mese e mezzo trovata senza vita nella sua culla, dalla mamma, attorno alle ore 7 di sabato 2 settembre mattina.

A insospettire gli inquirenti sono state le condizioni del corpicino sul quale sono presenti numerosi lividi e, soprattutto, ustioni molto gravi, che potrebbero avere correlazione con il decesso.

I genitori, lungamente interrogati dai carabinieri della stazione locale, hanno dichiarato che le ustioni possono dipendere dal fatto di averle fatto un bagnetto troppo caldo. La Procura ha comunque disposto l'autopsia e ha chiesto il sequestro dei cellulari dei genitori: le indagini sul caso di cronaca sono quindi a 360° senza escludere, al momento, nessuna ipotesi.

La ricostruzione

In seguito alla morte della neonata, i carabinieri hanno, come da regolare prassi, sentito entrambi i genitori in un interrogatorio durato diverse ore.

Nella fattispecie, le domande più incalzanti hanno riguardato la causa dei lividi e delle ustioni presenti sul corpo della piccola. I due giovani genitori hanno giustificato questi segni dicendo che erano soliti fare il bagno alla bambina con acqua molto calda.

La ricostruzione dei fatti raccontata dai genitori è molto lineare: secondo il loro racconto la sera del 1° settembre avrebbero nutrito la bambina, le avrebbero fatto il bagnetto caldo e l'avrebbero messa a dormire nella sua culla, dove si sarebbe addormentata tranquillamente.

Al mattino, insospettita dal fatto che la piccina non si fosse svegliata per la poppata come era solita fare attorno all'alba, la mamma è andata a controllarla e si è resa conto che non rispondeva più agli stimoli.

L'allarme e l'arrivo dei soccorsi

Di fatto, effettivamente, i genitori della piccola avrebbero chiamato l'ambulanza alle 7 del mattino del 2 settembre, chiedendo aiuto in quanto la loro bambina non riusciva a svegliarsi.

Velocemente è arrivata sul posto un'ambulanza da Maddaloni, con a bordo personale medico che, pur provando a rianimarla, ha potuto solo constatare il decesso della piccola. Tuttavia, i medici si sono insospettiti notando lividi e ustioni sul corpo della bambina e, pertanto, hanno avvisato i carabinieri che hanno dato il via alle indagini.