Operazione contro la camorra a Napoli nelle prime ore di martedì 17 ottobre: tra gli arrestati figurano anche il noto cantautore neomelodico Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli. Sono finite in carcere 27 persone, che risultano “gravemente indiziate” di una serie di reati, come associazione mafiosa, anche in concorso esterno, violenza privata, turbativa d’asta, estorsione, associazione a delinquere aggravata. Nel corso dell’operazione, svolta dai carabinieri del Ros e del Comando di Napoli, è avvenuto anche il sequestro di una serie di beni mobili e immobili, per un valore complessivo di almeno 8 milioni di euro.

Le accuse rivolte al cantautore Tony Colombo e alla moglie

Gli inquirenti in particolare sospettano che Tony Colombo e la moglie Tina Rispoli abbiano “fatto affari con il clan Di Lauro” di Secondigliano, arrivando a finanziare la creazione di una fabbrica di sigarette – ora posta sotto sequestro – che operava importando tabacco grezzo dall’Europa Orientale e in particolare da Ucraina e Bulgaria, per realizzare pacchetti che erano venduti in Italia e anche esportati in altre nazioni. Inoltre, la coppia avrebbe contribuito alla ideazione del marchio di abbigliamento registrato “Corleone”, paese di origine del boss mafioso Totò Riina, e alla commercializzazione di una bevanda energetica chiamata “9 mm”, ossia 9 millimetri come le cartucce delle armi da fuoco.

Si tratta, come hanno sottolineato gli inquirenti, di nomi che evocano il mondo della criminalità organizzata. In particolare per lanciare il brand di moda, registrato da Colombo nel 2017, erano stati coinvolti numerosi personaggi del mondo dello spettacolo, come Lele Mora, Le Donatella, Guendalina Tavassi e Raffaella Fico, che risultano del tutto estranei alle indagini.

Nel corso del blitz in cui è stato arrestato Tony Colombo sono emerse le nuove attività del clan Di Lauro

Dall'inchiesta che ha portato all’arresto di Tony Colombo e della moglie è risultato come il clan Di Lauro negli ultimi anni abbia diversificato i propri interessi, arrivando ad aprire una serie di attività imprenditoriali per riciclare e ripulire il denaro sporco, proveniente dai traffici illeciti della camorra.

Le società – intestate a terzi e ora poste sotto sequestro – operavano in diversi ambiti commerciali e dei servizi: il clan era così arrivato a gestire una sala scommesse, una palestra e diversi supermercati. Infine, i Di Lauro continuavano a esercitare un ruolo di primo piano nel contrabbando delle sigarette. Nel corso dell’operazione svolta dai carabinieri è finito in manette anche Vincenzo Di Lauro, conosciuto come F2, il secondogenito del boss Paolo, che si sarebbe attivamente impegnato nella creazione di queste imprese.

Il discusso matrimonio, celebrato nel 2019, tra Colombo e la Rispoli, vedova di un boss della camorra

Nel 2019 ha destato clamore la notizia dello sfarzoso matrimonio tra il cantante Tony Colombo, stella della musica neomelodica, e Tina Rispoli, vedova del boss degli “scissionisti” della camorra Gaetano Marino, ucciso con 11 colpi di pistola mentre si trovava sul lungomare di Terracina all’esterno di uno stabilimento balneare nell’agosto 2012.

Inoltre, nel dicembre 2021 il fratello di Tina, Enzo o’ Boxer, giudicato dalla Dda molto vicino al clan Di Lauro, è finito in galera con l’accusa di aver violato il regime di sorveglianza speciale cui era sottoposto.

Da tempo la stampa locale denuncia la contiguità con la camorra del mondo della musica neomelodica, arrivando a puntare i fari sulle numerose irregolarità nel business delle feste di piazza, serenate e concerti in occasioni di matrimoni e altre ricorrenze.