Il tema della violenza sulle donne continua a segnare il tessuto sociale italiano, con un preoccupante aumento delle richieste d’aiuto al 1522, il numero anti-violenza e stalking gestito dalla Presidenza del Consiglio. Nei primi nove mesi del 2024, le segnalazioni sono cresciute del 57% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo circa 48mila contatti. Se il trend si confermerà nell’ultimo trimestre, il 2024 potrebbe chiudersi con un quasi raddoppio delle chiamate rispetto agli anni precedenti, quando si registrarono rispettivamente 32.430 contatti nel 2022 e 36.036 nel 2021.
Il profilo delle vittime: donne tra i 35 e i 50 anni, ma cresce l’allarme tra le giovani
Le chiamate al 1522 provengono principalmente da donne che subiscono violenze domestiche, spesso da mariti, conviventi o ex partner incapaci di accettare la fine della relazione. La fascia d’età più rappresentata continua a essere quella tra i 35 e i 50 anni, ma c’è un incremento di richieste da parte di donne più giovani, segno di una preoccupante diffusione del fenomeno anche tra le nuove generazioni.
Le vittime sono prevalentemente di nazionalità italiana, seguite da donne dell’Europa dell’Est e del Sud America, che hanno in molti casi una residenza stabile in Italia. Al contrario, le donne provenienti da Paesi come India, Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka si rivolgono al 1522 soprattutto in situazioni di emergenza o su segnalazione di operatori sanitari, insegnanti o servizi sociali.
Bambini testimoni di violenze e la paura della privacy
Un aspetto particolarmente drammatico che emerge dai dati è la presenza di bambini come spettatori involontari delle violenze domestiche. Questo scenario, oltre a segnare profondamente i più piccoli, accresce il senso di urgenza per molte madri che trovano il coraggio di chiedere aiuto.
Sempre più persone chiamano per avere informazioni sui servizi offerti dal 1522, sulla tutela della privacy e sull’anonimato delle segnalazioni. Spesso si tratta di amici o parenti delle vittime, intenzionati a dare un supporto concreto alle donne in difficoltà.
L’impatto del Codice Rosso Rafforzato
Un impulso significativo alle richieste d’aiuto è arrivato dopo l’approvazione del Codice Rosso Rafforzato, una normativa che introduce nuovi strumenti per contrastare la violenza di genere.
In particolare, le richieste di informazioni riguardano l’ammonimento, misura preventiva contro potenziali aggressori, e altri aspetti del nuovo quadro normativo.
Parallelamente, si registra un aumento delle segnalazioni di violenza economica, soprattutto da parte di donne con più di 50 anni, spesso escluse dal mercato del lavoro e in difficoltà nell’autonomia finanziaria. Questo tipo di violenza, spesso invisibile, ha trovato maggiore attenzione grazie alle nuove misure legislative.
Emergenza tra le giovani: violenze tra coetanei
Un altro dato inquietante riguarda l’allarme per le giovani vittime minorenni, con genitori che chiamano il 1522 per denunciare episodi di violenza subiti dalle figlie da parte di coetanei.
Questo fenomeno riflette una sorta di "normalizzazione" della violenza e della sopraffazione anche tra le nuove generazioni, mettendo in luce l’urgenza di interventi educativi e preventivi nelle scuole e nei contesti giovanili.