A meno di 24 ore dall’arresto per stalking nei confronti dell’ex compagna Sophie Codegoni, Alessandro Basciano è stato scarcerato. La decisione è arrivata dopo l’interrogatorio di garanzia presso il carcere di San Vittore. A comunicarlo è il legale dell’influencer e dj, l’avvocato Leonardo D’Erasmo: "Avevo detto stamattina che ci sarebbero state novità clamorose, ma era giusto aspettare la formalizzazione degli atti".

La difesa: screenshot e lettere ribaltano lo scenario

Durante l’interrogatorio, Basciano ha fornito prove che, secondo la difesa, modificano il quadro accusatorio.

Tra i documenti presentati figurano screenshot di messaggi, interazioni sui social e lettere che rivelerebbero una dinamica diversa rispetto a quella descritta nella denuncia del 13 novembre.

"Ho un carattere difficile, ma non sono uno stalker" ha dichiarato Basciano davanti alla giudice Anna Magelli. "Sono impulsivo, non lo nego, ma non farei mai del male a nessuno. Non ho mai proferito minacce di morte".

Uno degli elementi portati dalla difesa è un messaggio inviato da Codegoni l’11 novembre, due giorni prima della denuncia, che testimonierebbe un rapporto ben diverso. "C’è stato anche un regalo molto costoso, una borsa di Chanel, accettata in un contesto che non lascia dubbi" ha aggiunto D’Erasmo.

Discrepanze e ridimensionamento dei fatti

Il gip ha accolto la ricostruzione della difesa, revocando la misura cautelare per mancanza di gravi elementi. "Basciano ha dato due pugni, sì, ma al cofano della macchina, senza colpire nessuno" ha precisato D’Erasmo in riferimento al presunto pestaggio di due amici di Codegoni. Il legale ha anche detto che Basciano ha chiesto scusa e che si è offerto di coprire eventuali danni.

Tra i fatti che metterebbero in dubbio l’accusa di stalking spicca anche un episodio avvenuto il giorno della denuncia: "Il 13 novembre, Basciano e la sua compagna sono andati insieme a fare la spesa con la madre di lei. Un clima che non si può definire persecutorio" ha spiegato ancora D’Erasmo.

La reazione di Basciano: 'Avete provato a uccidermi'

Dopo la scarcerazione, avvenuta alle 18, Basciano si è sfogato sui social. "Avete provato a uccidermi. Non ci siete riusciti. Adesso dirò tutto senza filtri, senza limiti, solo la verità. Quello che ho subito, quello che ho sopportato, quello che ho tenuto nascosto per rispetto di mia figlia verrà tutto fuori" ha scritto in una storia su Instagram.

Poche ore dopo, ha condiviso un altro messaggio: "Giustizia è stata fatta, almeno nel senso che ora è chiara la mia estraneità ai fatti. Le menzogne vengono a galla. Ora chi ha mentito pagherà le conseguenze nelle opportune sedi".

La questione legale resta aperta

Il caso ha sollevato molte perplessità e lascia spazio a ulteriori sviluppi.

L’avvocato D’Erasmo ha evidenziato che la revoca della misura cautelare non prevede prescrizioni e che la posizione del suo assistito risulta più chiara. Tuttavia, il dibattito pubblico resta acceso, così come le polemiche sui social.

Per ora, la vicenda si chiude con un punto fermo, almeno per Basciano: "A breve vi farò leggere le carte," promette il dj. Ma il capitolo legale sembra essere lontano dall’essere concluso, mentre la vicenda personale tra i due ex compagni si intreccia con un clima mediatico sempre più polarizzato.