La terza serata delfestival è all'insegna della realtà, Luciana Litizzetto mette in scena unmonologo eccezionale, in prima battuta l'ironia fa da padrona, e la comicapiemontese rende omaggio alla festa di San Valentino, con una dichiarazioned'amore nei confronti degli uomini; in poche parole con il suo fresco, e spessocrudo, umorismo rende perfettamente l'idea di come spesso una donna ama, al dila dei difetti, il suo compagno.

La parte però, di questo "assolo" verbale, cheincanta e commuove la platea e i telespettatori, è la veemenza che avvolge lesue parole quando parla della violenza sulle donne.

Il suo soliloquio è rivoltoa tutte le donne che subiscono violenza, esortativa forte e convincente, parevoler scrollare virtualmente, tutte quelle donne che subiscono le ire violentedei propri compagni senza reagire.

Seduta per terra, perquasi tutta la durata del suo intervento, il suo sguardo, dopo l'ironia, sitrasforma, diventa duro e arrabbiato; "In Italia in media, ogni due o tregiorni un uomo uccide una donna" queste sono le prime parole dette conscioccante schiettezza, sicuramente non ci si aspettava, dopo le risate, unrisvolto così crudo, forse è questo uno dei motivi per cui non si riusciva astaccare lo sguardo dal video.

Il suo interventotermina con un "flash mob" contro la violenza, in linea con quelli che sonostati fatti ieri in tutto il mondo, intenerendo la platea, con le sue movenzeimpacciate; sicuramente non è il suo ruolo, quello di ballare, sul palco sembraun orsetto tenero, contorniata da molte ballerine "vere", ma lei non si faproblemi e lo fa, lo fa perché è evidente che ci crede, che vuole dare sestessa a tutte noi, farci capire che se si vuole si può.

Tutte noi, sappiamo checiò che Luciana ha detto, è la verità, ognuna delle sue parole ha colpito nelsegno, in un virtuale bersaglio, ha fatto centro con tutte le sue freccette,lavando via l'ipocrisia, e senza timore, ha detto ciò che tutti pensiamo.

In sintesi, ha dato vocea tutte le donne che non possono urlare, chiedendo, a noi tutte, di imparare ariconoscere l'amore, non è amore se ti spacca le ossa, non è amore se le tuelacrime non sono di gioia, ma di dolore, non è amore se hai paura.

Molte donne avrannochinato la testa, riconoscendo la verità ma ciò che più mi auspico e che moltiuomini lo abbiano fatto, vergognandosi.