In venti città italiane stanno fervendo i preparativi per la presentazione della candidatura a capitale europea della cultura per l'anno 2019, quando tale titolo spetterà ad Italia e Bulgaria. Le città italiane candidate sono: Amalfi, Bari, Bergamo, Brindisi, Carbonia, Caserta, Catanzaro, L'Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia (insieme ad Assisi), Pisa, Ravenna, Siena, Siracusa, Torino (insieme alla propria provincia), Urbino e Venezia (insieme all'intero Triveneto).

Entro il 20 Settembre 2013 si dovrà presentare la candidatura ufficiale, nel primo semestre del 2014 si avrà il responso dell'apposita Commissione Esaminatrice e la successiva assegnazione ufficiale.

Il motto dell'Unione Europea è Uniti nella diversità ad indicare un impegno comune degli europei per il mantenimento della pace nel vecchio continente, nonché per la reciproca solidarietà e cooperazione, valorizzando nel contempo le molteplici e differenti culture, tradizioni e lingue presenti, le quali costituiscono una ricchezza da tutelare e non un elemento di divisione da sottacere. 



A tal fine è stato ideato il titolo capitale europea della cultura per la promozione delle tante identità culturali dell'Unione Europea, in modo inclusivo, solidale e privo di nazionalismi. Un titolo da assegnarsi non solo a singole città, ma anche, qualora inclusi nei progetti, ai territori circostanti.

Su proposta dell'allora Ministro greco della Cultura Melina Mercouri, nel 1985 il Consiglio dei Ministri della Cultura e dei Beni Culturali dell'allora Comunità Economica Europea ha adottato questa iniziativa. Nel 2011 è entrato in vigore un nuovo regolamento in materia che prevede l'assegnazione del riconoscimento a due città, site in altrettanti Paesi dell'Unione Europea.

Un'altra importante modifica riguarda l'attribuzione della potestà decisionale: i progetti sono esaminati da una commissione esaminatrice di tredici membri: sei sono nominati dal Governo nazionale ospitante l'evento e sette vengono nominati dalla Commissione Europea.

La commissione esaminatrice opera una selezione preliminare delle città che, se ammesse all'esame particolareggiato, avranno successivamente qualche mese per sviluppare ed approfondire il programma, arrivando alla presentazione di un articolato rapporto che una seconda riunione della Commissione Esaminatrice seleziona in via definitiva.

Sulla base di queste risultanze il Consiglio Europeo dei Ministri della Cultura e dei Beni Culturali dell'Unione Europea ratifica le decisioni ed assegna ufficialmente i titoli di capitale europea della cultura che hanno validità annuale. Un milione cinquecentomila Euro è l'ammontare del Premio Melina Mercouri che spetta alle città assegnatarie per finanziare le opere di realizzazione dei progetti connessi. Restano invece immutati dal 1985 i criteri basilari per la valutazione delle candidature della città: la loro dimensione europea, la qualità urbana ed il senso civico dei cittadini.

L'Italia ha già avuto quattro capitali europee della cultura: Firenze (1986), Bologna (2000) e Genova (2004).