Un posto ogni 8 candidati: quest'anno accedere alle facoltà di medicina delle università italiane è ancora più difficile degli anni scorsi. Si avvicina la data del test: il 9 settembre vedrà gli aspiranti dottori impegnati nel famigerato quizzone di 60 domande.

Ecco i numeri del test di ingresso: gli iscritti a livello nazionale, secondo i dati forniti dal Miur, sono quest'anno 84.165, il 23% in più rispetto al 2012. I posti in palio sono rimasti sostanzialmente invariati, a quota 10.748. Questo significa che, se l'anno scorso era disponibile un posto ogni 6,3 candidati, oggi potrà entrare come già accennato solo uno ogni 7,83.

La grande novità di quest'anno è che per la prima volta la graduatoria sarà nazionale, e non divisa per singole università. In questo modo il ministero pensa di poter ovviare alle ingiustizie emerse in passato, quando con un determinato punteggio uno studente poteva essere escluso dall'università che aveva prescelto mentre avrebbe potuto entrare in un'altra.

Il bonus maturità, meccanismo voluto dall'ex ministro Profumo, rimane come noto in vigore. Il voto conseguito all'esame sarà corretto in base alla media dell'istituto di provenienza e peserà sulla votazione finale per il 10%.

Si tratta, ha spiegato il ministro del'istruzione, università e ricerca Maria Chiara Carrozza, di "una legge che era stata sempre prorogata e mai entrata in vigore.

Abbiamo dovuto applicarla. Non abbiamo avuto scelta. La finalità era senza dubbio positiva: premiare chi fa fatto bene. Ma poi, ci sono scuole dove è più facile prendere un voto alto e scuole dove non è così. E su questo sono molto perplessa. Per questo ho dato incarico ad una commissione per studiare la materia". 

Per quanto riguarda le materie, sono come sempre divise in cinque aree tematiche: cultura generale e ragionamento logico, biologia, chimica, fisica e matematica. Ma quest'anno "ci saranno meno domande di cultura generale e più quesiti di biologia o materie attinenti alla medicina - anticipa il ministro Carrozza -. Per questo, bisogna prepararsi bene".