Corto Dorico ad Ancona: con il festival del corto ha volutocelebrare nelle serate del 13 e 14 dicembre i suoi dIeci anni di attività perse stesso e per l'associazione che lo organizza, Nei Wien.

Con la proiezione di filmati realizzati da una squadra digiovanissimi film maker il festival delcorto, organizzato dall'associazione Nie Wien, è giunto alla sua decima edizione e come al solito ha offerto al pubblico filmatiresi con tecniche di ripresa nuove e sorprendenti e con montaggi di ottima fattura.

Ilsuperpremiato nella serata conclusiva del 14 dicembre è stato ilcorto di Ali Asgari, iraniano, daltitolo More than two hours.

Si èaggiudicato il premio della critica e quello di Amnesty International per aver affrontato una tematica piuttostodelicata.

Il film, girato interamente a Teheran, racconta la storia di due giovani che dopo unanotte d'amore vivono un momento di difficoltà. Lei ha bisogno di cure immediatepena la vita, ma sia gli ospedali pubblici che quelli privati richiedono un certificatodi matrimonio o il consenso del genitore per operare la giovane. Ma la fanciullanon se la sente di confessare al padre il suo 'peccato', così dopo una corsa estenuanteda un ospedale all'altro la coppia si ferma sotto un ponte. Lui cerca diconvincerla a chiamare il padre, lei sta male, ma non ha il coraggio di affrontarlo.

All'improvviso, nella disperazione, la giovane esce dall'auto e sparisce. Lui lachiama e la cerca disperatamente ma di lei non se ne saprà più nulla. Un attodi denuncia della sottomissione della donna a consuetudini restrittive eaberranti. Sempre come al solito la vita delle donne, la loro salute fisica epsicologica strette dentro il laccio scorsoio di convenzioni rigide emaschiliste.

Qui siamo in Iran, ma torniamo in Italia con il filmato Matilde, di Vito Palmieri, di cui la protagonista è ancora una donna, anziuna bambina affetta da sordità. Ilfilm ha riscontrato il gusto del pubblico tanto da vincere il premio del pubblico.La bambina sorda, inserita in una classe rumorosa, accuserà, paradossalmente, il fastidio delrumore e della disattenzione della classe nella quale è inserita e al dunque saprà trovare unasoluzione geniale e simpatica per combattere l'estenuante rumore prodotto daisuoi compagni durante le lezioni.

Corre la bimba per le strade di Bologna, sinoa trovare una palla da tennis gialla. Il film, fresco e gioioso, dopo avermostrato le tante difficoltà dell'essere sordi, si chiuderà con una scenadisinvolta, una inquadratura dei banchi della classe rumorosa ai cui piedi sonostate poste tante palle da tennis gialle. La bambina, che ha un maestro con un gran paio dibaffi che coprono il movimento dellelabbra, troverà anche il modo di tagliare quei baffoni, con un paio di forbici prelevate daltavolo di lavoro della madre parrucchiera.

I corti proiettati nella serata del 14 dicembre erano : Settanta di Pippo Mezzapesa, Prendere i cinghiali con le mani di Corrado Ceron, Matilde di Vito Palmieri, A passo d'uomo di Giovanni Aloi, Try and see di Giacomo Pecci, Dreaming Apecar di Dario Leone, e More than two Hours di Ali Asgari.

Nella serata del 13 dicembre era presente era il registaNichetti e le pellicole premiate, insieme alla vivacità della manifestazione , riflettonoun bacino di operatività molto fertile in Italia, a dispetto della crisi. Seratedunque interessanti e coinvolgenti chefanno ben sperare sul potenziale creativo e sulla sensibilità artistica dellenuove generazioni. Un grande merito all'associazioneNie Wien che compiva anch'essa i suoi dieci anni di attività.