Per chi avesse intenzione di regalare o regalarsi un week end per la festa degli Innamorati, Bologna può essere senza dubbio una valida soluzione.

Da Vermeer a Rembrandt

Già normalmente attraente, per la ricchezza storica, gastronomica e per la proverbiale indole goliardica dei suoi abitanti, in questo periodo Bologna è meta prediletta dagli amanti dell'Arte grazie a quello che è da considerare uno degli eventi espositivi dell'anno: la mostra "Da Vermeer a Rembrandt" che raccoglie i dipinti provenienti dal Mauritshuis Museum de L'Aia. Un vero concentrato dei capolavori della pittura olandese del 600, la cosiddetta Golden Age, tra cui spicca il celebre "Ragazza con orecchino di perla" di Jan Vermeer.

Portato alla notorietà delle masse dall'omonimo film di Peter Webber del 2003, è per la prima volta esposto fuori dai confini olandesi, attirando nel capoluogo emiliano folle di appassionati desiderosi di ammirare dal vivo il misterioso fascino della ragazza dipinta da Vermeer, secondo solo alla Gioconda di Leonardo.

La mostra è allestita a Palazzo Fava fino al 25 maggio.

A piedi per la città

Una volta a Bologna, non ci si può limitare ad ammirare La ragazza con l'orecchino di perla; la città meriterebbe un soggiorno prolungato, ma anche un fine settimana può essere sufficiente a farsi un'idea dell'atmosfera.

Girare a piedi è la soluzione migliore, viste le dimensioni non eccessive del centro storico.

Un percorso ideale parte sicuramente dalla trecentesca Piazza Maggiore, la Piazza Grande cantata da Lucio Dalla, dominata dalla Basilica di S. Petronio, una delle più grandi del mondo, costruita tra il XIV e il XVII secolo. Sulla stessa piazza sono visitabili i principali palazzi della Bologna medievale: il Palazzo del Podestà, il Palazzo dei Notai e il Palazzo d'Accursio, o Palazzo del Comune, sul cui portale campeggia la statua bronzea del bolognese Papa Gregorio XIII, riformatore del calendario.

Lateralmente alla basilica di San Petronio partono i famosi ed eleganti portici bolognesi che portano fino al Palazzo dell'Archiginnasio dove, nel '500, nacque la prima università.

Continuando la nostra passeggiata, basta alzare lo sguardo per farci guidare verso il simbolo della città di Bologna: le Due Torri che prendono il nome dalle famiglie che ne commissionarono la costruzione nel XII secolo, Garisenda e Asinelli.

A pochi minuti dalle Due Torri si arriva al Complesso di S. Stefano, un suggestivo insieme di chiese e cortili costruite in epoche diverse e con diversi stili.

Se siamo a Bologna per la mostra di Vermeer, sicuramente siamo appassionati di pittura e non possiamo certo perderci la visita della Pinacoteca Nazionale, dove possiamo ammirare opere di Giotto, Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Carracci e Guido Reni.

La gastronomia è un'altra delle eccellenze per cui la città è universalmente conosciuta per cui, dopo esserci dedicati alla Bologna Dotta, saldiamo il nostro debito verso la Bologna Grassa. Compito relativamente agevole in quanto la scelta tra le numerose osterie e trattorie che incontriamo sul nostro cammino, difficilmente potrà riservarci brutte sorprese.

Alla fine del nostro week end cultural gastronomico rimane il tempo per una passeggiata lungo i 666 archi del portico che collegano la città al Santuario di San Luca, dal cui colle potremo godere di un romantico panorama avvolto dalla luce del tramonto.