Gioia e battito a mille, emozioni senza fine quelle che porta Luciano Ligabue allo stadio Olimpico di Roma. Oltre sessantamila spettatori nella capitale per ascoltare le canzoni del 'Mondovisione tour' di Ligabue. Tutto esaurito per il rocker italiano. A rendere ancora più emozionante la serata è il grande schermo in cui sono state proiettate tutte le immagini della band legate a Mondovisione.

 L'excursus del concerto

Ad aprire il concerto è 'Il muro del suono', simbolo del concerto e che per Ligabue è caratteristico proprio del tono deciso della nuova formazione che lo accompagna. La sua band è composta da Fede Poggipollini e Niccolò Bossini che suonano alle chitarre, Luciano Luisi alle grandi tastiere, Michael Urbano alla batteria e David Pezzin al basso. Seguono poi tante fiammelle accese quando il cantante inizia ad intonare 'Il cerino sfregato nel buio fa più luce di quanto crediamo'. Presente anche una canzone, 'Chi doveva pagare non ha mai pagato', contro i grandi fautori della crisi finanziaria che sta coinvolgendo l'Italia e non solo.

Toni più personali e i grandi pezzi del suo repertorio

Rispetto ai concerti dei precedenti tour i toni di Ligabue sono in prima persona soprattutto con il brano 'Per sempre' facendo scorrere in bianco e nero l'album di famiglia. Un concerto con le tante emozioni che solo Ligabue poteva riuscire a trasmettere. Liga non ci fa mancare però qualche pezzo forte del suo vastissimo repertorio come 'Certe notti', 'Piccola stella senza cielo', 'Balliamo sul mondo' e 'Tra palco e realtà'.