I Grammy si confermano uno degli spettacoli più avvincenti dell'anno, oltre che tra i più attesi: gli Oscar della musica, infatti, hanno dimostrato questa volta di favorire la qualità alla quantità. Nella 57° edizione hanno vinto non tanto coloro che hanno raggiunto le vette delle classifiche mondiali, bensì gli artisti che hanno saputo mettere a frutto al meglio le proprie capacità e il proprio talento. Su questa linea di condotta, vincitore di Best Album Of The Year e Best Rock Album è Beck, che con il suo Morning Phase ha conquistato l'intero uditorio: il cantautore statunitense ma di origine alto-europee, sconosciuto ai più, è in realtà una figura molto nota nelle scene alternative, indie e folk del mondo.
Grande successo ha riscosso anche l'emergente Sam Smith, vincitore per le categorie Best Song Of The Year, Best New Artist, Best Record Of The Year, Best Pop Vocal Album, nelle quali ha scalzato vere e proprie macchine dello spettacolo quali Katy Perry, Miley Cyrus, Sia e Taylor Swift (che hanno pur avuto entrambe un anno straordinario grazie alle loro hit), nonché altri due ottimi esordienti come Iggy Azalea e Hozier.
Vittorie sicure anche per la grande regina del pop, Beyoncé, in collaborazione con il marito Jay-Z (Best R&B Performance e Best R&B Song), e per il sempre più bravo Pharrell Williams, che ha superato tutti in Best Pop Solo Performance e Best Urban Contemporary Album, soprattutto grazie al singolo Happy.
Ottengono una statuetta anche dei veterani come Jack White con il suo Lazaretto per la categoria Best Rock Performance, i simpatici (ma pure competenti) Tenacious-D per Best Metal Performance, ed Eminem, che ritorna alla ribalta e vince nelle categorie Best Rap Album e Best Rap/Sung Collaboration con la star Rihanna in The Monster, già voluta al suo fianco per Love The Way You Lie.
Magnifica collaborazione, per quanto improbabile possa sembrare, in nome di un rapporto di convivenza tra passato e contemporaneo, quella tra Tony Bennett e Lady Gaga, che vincono Best Traditional Pop Vocal Album con la loro nuova versione di Cheek To Cheek.
Inoltre, andando oltre statuette, musica e vittorie o sconfitte, vanno sottolineati i dettagli che hanno reso lo show unico: i capelli da fata turchina di Katy Perry, il look da sado-torero di Madonna, l'eterna faccia degli AC/DC, e l'eleganza sobria di Beck e Pharrell. Niente da aggiungere, perché ormai non fanno più scalpore, Miley Cyrus, Rihanna, Lady Gaga e Beyoncé.