"La musica è lunga, corretta, affidabile, onesta. Quei pezzi non sono mai impalliditi, non mi hanno mai lasciato. E non ho mai cambiato opinione sul loro Everlasting incanto. E, pensa, non sono per niente evocativi, per quanto mi riguarda. È strano, ma non li collego ad alcuna sensazione bella o brutta che sia. Me li godo e basta. Ogni tanto, ogni mai, mi permetto di avvicinarli. E li canto. Con circospezione, con cautela. Non dimenticando che sono stati nella gola dei più grandi maestri del passato dai quali ho imparato tutto". Ha incantato gli spettatori del tubo catodico dai primissimi anni '60 fino al 1978; Studio 1 e Teatro 10 i programmi simbolo in cui è stata la protagonista assoluta.
Ha duettato con i più blasonati cantautori dell'epoca, Domenico Modugno, Lucio Battisti, a voler citare un paio di nomi "IN" della nostra canzone.
"Il cielo in una stanza" di Gino Paoli, il pezzo da 90 che l'ha resa subito celebre e si è esibita in altri celebri testi, ripresi anni e anni dopo, sotto forma di remake, da diversi gruppi musicali. "Se telefonando" ne è l'esempio. Scritta da Maurizio Costanzo, cantata dalla splendida "Diva" e ripresa molti anni dopo, con uno stile completamente diverso, dai Delta V. Non solo cantante, una vera donna di spettacolo, consapevole della sua bellezza, delle sue doti, capace di duettare anche senza l'accompagno di orchestra e note, con attori, cantautori e presentatori TV.
Un successo facile, forse sin troppo scontato, ma meritato. Anche tante critiche e chiacchiere sul suo conto: due figli avuti da due uomini diversi, l'allontanamento dalla RAI, un fratello e un marito morti entrambi in un incidente stradale. Un'artista capace di capire la TV che la circondava, ma anche prevedere il radicale cambiamento dello stesso tubo catodico così che, nel bel mezzo del suo seguito, ha detto basta ritirandosi a vita privata per vivere una vita più tranquilla e serena.
Ritiro che non le ha fatto conoscere nemmeno un giorno di dimenticatoio: la musica sua fedele compagna di vita e non c'è anno in cui non vi sia un suo nuovo disco, sempre ascoltato dai suoi fan che non l'hanno mai dimenticata.
Questa è la "Tigre" di Cremona. Il percorso artistico, non eccessivamente lungo, ma comunque intenso dell'indimenticabile Mina, raccontato in un nuovo libro scritto dalla giornalista e scrittrice, Roberta Maresci.
Edito da Gremese editore, insieme a Diva Universal, un nuovo libro dedicato alle donne che hanno fatto la storia del cinema, della TV e della musica. Dopo Raffaella Carrà e Maria Callas, l'autrice ha voluto con coraggio e faccia tosta, avventurarsi nel ripercorrere fatti noti, ma anche aneddoti di una delle star più amate d'Italia. "75 anni della bella "Tigre", altri 75 anni di quel dolce, incantevole e melodico "ruggito" che non vorremmo mai smettere di sentire".