Non sono molte le pellicole horror (o presunte tali) che, da un po' di tempo a questa parte, sono state capaci di lasciare un segno tangibile nel mondo cinematografico. Tuttavia, capita di sorprendersi dinanzi a piccole perle in grado di far riassaporare quell'inquietudine di cui sono alla ricerca gli amanti del genere. Babadook fa proprio questo, ricreando atmosfere dark (ed a tratti "lynchiane") che, unite ad interpretazioni d'alto livello (nonostante parte del cast fosse all'esordio), contribuiscono a mantenere alta la tensione narrativa. 

Trama di "Babadook"

A sei anni dalla morte del marito, Amelia continua a vivere soffocata dall'iperattività e dalle fantasie del figlioletto Sam, in costante lotta contro mostri immaginari di ogni genere.

L'inaspettato ritrovamento di un libro illustrato, all'apparenza innocuo e dal titolo "Mr. Babadook", comincerà ad ossessionare il bambino, preoccupato da quella che a suo dire sarebbe una presenza incombente nella casa. Amelia si renderà presto conto di non essere di fronte ad una delle solite invenzioni del piccolo.

Punti di forza della pellicola

Jennifer Kent, regista dall'indiscusso talento creativo, è riuscita ad attribuire al "già visto" una valenza simbolica: quest'ultima, mescolata ad elementi onirici e trovate spiazzanti, immerge lo spettatore in uno stato di disagio che, al tempo stesso, invita alla riflessione. Il male latente che alberga nell'animo di ognuno è qui raffigurato per mezzo di un essere che sceglie l'oscurità come proprio habitat, pronto ad uscire allo scoperto senza alcun preavviso e che bisognerebbe dunque tenere a bada, scongiurando così il rischio che sia lui ad avere il sopravvento.

Aspetti meno convincenti

Siamo sicuramente al cospetto di un ottimo film ma non di un capolavoro privo di difetti, a partire dal pathos e dal coinvolgimento che tendono ad affievolirsi durante l'epilogo finale, quando invece il tutto avrebbe dovuto essere ancor più amplificato. Inoltre, ciò che in maggior misura contribuisce a rendere cupo il "demone" è l'alone di mistero che ne avvolge la figura, a volte più destabilizzante della presenza in sé che, a dire il vero, avrebbe potuto essere concepita sulla base di tratti molto più caratteristici e sinistri (che non richiamassero il tanto telefonato "uomo nero").

La pagella

Regia:

Montaggio:

Sceneggiatura: 7

Interpretazione: 8

Musiche ed effetti sonori:

Voto finale del film "Babadook":