Al Taormina Film Fest è tornato il concorso ufficiale che vedrà proiettati 11 film sia nazionali che internazionali. Ad aprire la competizione, domenica 14 giugno, è stato il film americano "Beyond the Reach" con protagonisti Michael Douglas e Jeremy Irvine. Diretta da Jean-Baptiste Léonetti, la pellicola è tratta dal romanzo "Deathwatch" scritto nel 1972 da Robb White.

La trama: una giovane guida dai pochi mezzi di sostentamento e un anziano ma ricchissimo cacciatore si avventurano nel deserto del Mojave per una battuta di caccia. Vittima e preda di un gioco mortale, i due mettono alla prova i propri limiti per cercare di sopravvivere e di farla franca.

Sulla carta si tratta di un adventure-thriller di quelli che dovrebbero tenerti incollato alla poltrona e farti sudare per l'ansia, in realtà "Beyond the Reach" raggiunge in minima parte questo obiettivo. La storia rallenta proprio quando invece dovrebbe decollare, trasformando un'avvincente caccia all'uomo in un inseguimento lento e logorante. Michael Douglas veste bene i panni del ricco imprenditore viziato ed abituato ad ottenere ciò che vuole grazie al potere del denaro, ma quando incontra un giovane dalla solida moralità la sua corazza cede sotto il peso della paura di un'accusa per omicidio e decide di mettere a tacere l'unica persona che potrebbe accusarlo. Ed è proprio quando condanna a morte il ragazzo, costringendolo a vagare per il deserto senza abiti o acqua, che la narrazione si svuota e si assiste ad una serie di brevi momenti concitati collegati da lunghi, lunghissimi, momenti morti.

Durante la giornata di ieri è stato dato il via a che alla storica rassegna "Filmmaker in Sicilia" con la proiezione del documentario "L'ultimo metro di pellicola", diretto da Elio Sofia, giovane regista catanese alla sua opera prima. Il film fotografa il declino dell'utilizzo della pellicola nella realizzazione dei film attraverso le testimonianze di chi per decenni ha lavorato con questo supporto: dagli operatori di cabina, agli esercenti, passando per i distributori e gli addetti ai lavori.

Un racconto semplice e ben calibrato che punta i riflettori su una realtà conosciuta da pochi, quella di coloro che maneggiano e lavorano con le pellicole, ma che ha rappresentato, e rappresenta tuttora, un settore importantissimo del mondo cinematografico.