Il celebrato maestro del Cinema tedesco Wim Wenders torna nelle sale con il suo nuovo film, già presentato in concorso alla 65ma edizione del festival di Berlino: verrà distribuito in Italia a partire dal 24 settembre con il titolo di 'Ritorno alla vita'. Dopo due documentari, uno dedicato alla ballerina e coreografa tedesca Pina Bausch e l'altro al fotografo e antropologo brasiliano Sebastião Salgado, il regista riprende la sperimentazione del 3D recuperando la voglia di raccontare una storia, quella di uno scrittore di nome Thomas che, in una notte d'inverno, investe accidentalmente un bambino su una slitta.
Inizia così per lui un tormentoso percorso interiore, un tumulto esistenziale lungo dodici anni che coinvolge tutti gli aspetti della sua esistenza: i rapporti con Sarah, la fidanzata dolce e ordinaria con cui poco ha a che spartire, con la figlia Mina, con la sua scrittura, con Kate, la madre del piccolo che ha ucciso, una donna misteriosa e profonda che vive isolata negli sterminati spazi lunari e lacustri dell'Ontario.
La recensione
Un film su un tema classico della drammaturgia europea, quello del concetto di colpa, che il regista in modo un po' miope sviluppa a tentoni, piegando il 3D ad esigenze formalistiche del tutto ingiustificate: gli attori principali, James Franco, nel ruolo di Thomas, e Charlotte Gainsbourg, nel ruolo di Kate, anziché dar vita a due personaggi 'amputati', travolti dal lutto, dalla perdita e da un lancinante collasso esistenziale, appaiono confusi e mai veramente in contatto con le loro emozioni.
Le idee sono poche e abortite, la voglia di sperimentare del tutto velleitaria. Forse per il Maestro tedesco, come per il suo protagonista, è terminato un ciclo e iniziata la transizione: quella ad una cinematografia documentaristica, in cui la voglia di restituire una verità storica e umana prevalga sulle ambizioni narrative e stilistiche. 'Pina' e 'Il sale della terra', rispettivamente i documentari dedicati alla Bausch e a Salgado, sono due suoi capolavori assoluti degli ultimi anni, un sentiero nuovo e promettente della poetica dell'autore, da sempre dischiusa al sublime. 'Ritorno alla vita' di Wim Wenders, dal 24 settembre al cinema.