Per la regia della giovane Lyndsey Turner e l'imponente scenografia di Es Devlin, ha debuttato in anteprima al 33° Torino Film Festival(appena conclusosi, quest'anno con una retrospettiva sulle pellicole di fantascienza) l'opera letteraria più rappresentata nei teatri di tutto il mondo, la celeberrima tragedia targata William Shakespeare, dal titolo Hamlet. Direttamente dal National Theatre di Londra, alla presenza di ben 225.000 spettatori collegati via satellite da venticinque paesi diversi, ecco comparire sul palco il candidato all'Oscar Benedict Cumberbatch, proprio nel ruolo del protagonista di questo straordinario progetto, che propone su grande schermo solo il meglio delle produzioni teatrali britanniche, tutte in lingua originale e con i sottotitoli in italiano.
Hamlet, la trama del film
Tutto ha inizio in Danimarca, dove un fantasma con le sembianze del padre di Amleto appare ad alcuni uomini. Costoro, molto vicini al giovane principe, decidono di raccontargli tutto, facendo in modo che genitore e figlio s'incontrino la notte successiva. Durante il loro colloquio, Amleto (Benedict Cumberbatch) verrà a conoscenza di fatti orribili, tra i quali l'omicidio del padre per mano del fratello Claudio (Ciaran Hinds). Il fantasma chiederà all'adorato Amleto di vendicarlo, che da quel momento in poi si fingerà pazzo per confondere tutti coloro che gli sono accanto, facilitando così i suoi piani di giustizia.
Intanto, Claudio non ha perso tempo e si è sposato con la regina Gertrude (Anastasia Hille), suscitando la forte disapprovazione di Amleto.
Costui, grazie ad una compagnia di attori, chiede di mettere in scena "L'Omicidio di Gonzago", ribattezzandolo in seguito "La trappola per topi". Con questo abile stratagemma che rende furioso il re Claudio, Amleto capisce che suo zio è l'assassino dell'amato padre. Immediatamente cerca di avvertire la madre, ma una presenza indesiderata gli impedisce di arrivare fino in fondo ai suoi propositi, obbligandolo a liberarsene per sempre, in quanto convinto si tratti di Claudio nascosto dietro una tenda.
Purtroppo per lui, la vittima sacrificale è Polonio (Jim Norton), padre di Ofelia (Sian Brooke), dolce fanciulla innamorata di Amleto ma non ricambiata. Subito dopo, assistiamo al trasferimento del principe in Inghilterra, ma anche al suo rapido ritorno in patria, accortosi che lo zio Claudio voleva ucciderlo. La tragedia termina con l'annegamento di Ofelia, impazzita per la morte del padre e l'amore non corrisposto di Amleto e con una resa dei conti data da un incontro di scherma tra il principe e l'amico Laerte (Kobna Holdbrook-Smith), fratello di Ofelia, che lo accusa delle morti del padre e della sorella.
Protagonista principale non umano della tragedia è infine il veleno, propinato tramite una coppa di vino e la punta di un fioretto, che porteràalla morte i quattro più importanti personaggi rimasti, Claudio, Gertrude, Laerte e lo stesso Amleto.
Recensione di Hamlet
In questo meraviglioso spettacolo, ogni tassello, da quello registico a quello narrativo, da quello scenografico a quello recitativo, è incastrato alla perfezione. La tragedia avviluppa lo spettatore rendendolo altamente partecipe di tutta la storia che Amleto sta vivendo, il suo dolore per la strana morte del padre, la sua follia comica e insieme disperata dopo la scoperta della causa della scomparsa dell'amato genitore, la triste morte della fragile Ofelia e la fine dell'esistenza di Amleto insieme a quella degli altri malcapitati come lui, andati incontro alla loro dipartita senza possibilità di salvezza.
Risucchiati nel vortice impetuoso della signora con la falce, ognuno legato all'altro da un destino crudele, giusto per qualcuno, come lo zio Claudio, totalmente sbagliato per altri, come Amleto. Hamlet è eccellenza impeccabile.Voto: 9 Intanto, il Torino film festival si è concluso da pochi giorni, con la vittoria del film Keeper, opera del regista Guillaume Senez.