Una proposta che farà certamente discuterearriva da Rocco Siffredi, il popolare attore di pellicole a luci rosse, che ha recentemente lanciato una petizione in rete, indirizzata a Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione, affinché venga introdotta una nuova materia obbligatoria all’interno delle scuole, l’educazione sessuale. L’attore ha lanciato l’appello attraverso il sito “Change.com” dove ha pubblicato una lettera intitolata: “Educazione sessuale nelle scuole! Ci metto la faccia e l’esperienza #cipensarocco” in cui sostiene che l’Italia, insieme ad altre pochissime nazioni, è indietro rispetto agli altri Paesi d’Europa, in cui ormai l’educazione sessuale è materia di insegnamento obbligatoria in tutte le scuole.

Il divo del cinema a luci rosse, inoltre, si è offerto anche di fare da testimonial alla campagna di introduzione della nuova disciplina, consapevole del fatto che spesso gli adolescenti apprendono la sessualità attraverso i film, molto lontani dalla realtà, non avendo una valida alternativa di carattere istituzionale.

I giovani apprendono attraverso le pellicole, perché non hanno un'alternativa istituzionale

Secondo Rocco Siffredi, le pellicole a luci rosse altro non sono che una forma di intrattenimento e non dovrebbero in alcun modo essere utilizzati dai ragazzi per apprendere, ma questo succede, poiché in Italia la sessualità resta ancora fortemente un tema tabù e le istituzioni non sono pronte ad ascoltare le loro richieste di dialogo, né sono disposte ad offrire loro delle risposte alle tante domande che vorrebbero rivolgere.

L’attore continua la sua lunga lettera assicurando di voler mettere la faccia in questo progetto, pronto anche ad intraprendere un tour all’interno delle scuole italiane per spiegare agli studenti la differenza tra il cinema e l’educazione sessuale, dato che, dopo aver girato, da protagonista, circa duemila film e, da regista, oltre quattrocentocinquanta, dispone di tutte le conoscenze necessarie e della dovuta esperienza per portare avanti questo progetto. Siffredi conclude il suo appello sottolineando che i nostri giovani hanno diritto ad avere una formazione su un tema così bello ed importante quale l’educazione sessuale.