"La via del cuore" non è affatto terminata.Diego Baruffi, giornalista, continua a far conoscere la propria raccolta poetica, così intitolata. Il 30 aprile 2016, ha avuto luogo un'altra tappa: quella alla palestra comunale di Bassano Bresciano (BS). Si trattava di una replica della serata al Politeama di Manerbio (BS), quella del 23 gennaio 2016. Meno canzoni e meno interviste, ma più familiarità e con nuovi personaggi da conoscere.
Ad accompagnare Baruffi, come sempre, c'erano la moglie Alessandra e il figlioletto Francesco: le principali muse ispiratrici dei suoi versi.
Insieme a loro, le parole "pop" e dirette del giornalista/poeta cantano il paese natio, notti di pensieri e passeggiate solitarie, riflessioni morali: tutto quello che si può incontrare sulla "Via del cuore". Il canto non è stato soltanto metaforico, perché un'altra grande passione di Baruffi è eseguire canzoni italiane degli anni '70-'80.
A voci alterne
Come durante la prima serata, Baruffi ha abbandonato il repertorio dei Nomadi - per cui è famoso - e ha esordito conAdriano Celentano ("L'emozione non ha voce"); del Molleggiato è stata eseguita anche "Ti avrò". Altro protagonista ideale della serata è statoMassimo Ranieri, con "L'erba di casa mia" e "Perdere l'amore" (brano che Baruffi si trovò a dover cantare, un remoto giorno, su sollecitazione degli amici).
Decisamente a tema era "L'istrione" diCharles Aznavour.
Altra voce dello spettacolo è stataManuela Bonazza, con cui Baruffi ha duettato in "Grazie perché" diGianni Morandi - Amii Stewarte in "Se bruciasse la città" di Ranieri. Da solista, la Bonazza ha riecheggiato Loredana Bertè, Loretta Goggi, Mina e Patty Pravo. Con loro, c'era un trio giovanile di jazz, formato da Gabriele Guerreschi, Carlo Cherubini e Ilaria Tengatini.
Baruffi ha lasciato - come sempre - che anche il figlioletto Francesco azzardasse qualche nota sul palco.
I compagni di viaggio
Con Baruffi, sulla "Via del cuore", non ci sono stati solo cantanti. La poetessaErica Gazzoldiha recitato versi, sia propri che di Diego.Stefano Piettaha raccontato come abbia affrontato la propria disabilità aprendo una webradio, Steradiodj.
La dott.ssaGreta Savio, psicologa-psicoterapeuta, ha parlato del proprio impegno contro la tossicodipendenza: un lavoro che è soprattutto un modo di essere, un lasciare che le persone ci facciano entrare nella propria vita.
Il gran finale ha visto la partecipazione di tutti i protagonisti e del pubblico nel cantare "Io vagabondo", per un dovuto omaggio ai beneamatiNomadi- e per augurarsi una prosecuzione sulla "Via del cuore".