Una produzione Sky Atlantic della società 42° Parallelo è 'L'ultimo stadio', il docufilm che racconta le ultime ore di vita del ragazzo napoletano Ciro Esposito poche ore prima del fischio d'inizio della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli il 3 maggio 2014. Visibile oggi su Sky Gol e scaricabile, il 'docu' fatto materialmente con i filmati dei tifosi e delle forze dell'ordine ha una fotografia che ci richiama ai disordini del G7 di Genova.

La trama

Tutto nasce in Viale Oberdan quando i poliziotti individuano 200 tifosi del Napoli, 'travisati', armati con delle mazze e guidati da Jenny 'a Carogna, al secolo Gennaro de Tommaso.

Vengono indirizzati, 'spazzati', verso lo Stadio. Dopo alcune scaramucce è nel capitolo terzo 'Ciro' che avviene la tragedia: su Viale Tor di Quinto - ore 18.19 - si vede un gruppo di tifosi che trascina il corpo di un ragazzo giovane. Ciro è cianotico, ma forse ancora vivo. Interviene una volante che viene aggredita ed arriva l'ambulanza. Si capisce subito che il ragazzo è stato attinto da un colpo di pistola ed in un vivaio limitrofo si scopre un uomo a terra con la testa rotta e con una pistola a fianco. Intanto, tra tafferugli ed assalti ai facinorosi, si giunge allo stadio e, dopo una trattativa condotta da Marek Hamsik, il capo-ultrà de Tommaso dà il placet dei tifosi violenti per iniziare la gara.

Parte l'inno nazionale ed anche l'ultimo capitolo 'Fratelli', che allude al Canto degli Italiani fischiato dove non ci sono fratelli ma solo coltelli. Il Napoli vince 3 a 1 ma l'evento agonistico - così come lo Stadio Olimpico - rimane in lontananza come rumore di fondo. I cronisti della Rai che hanno i diritti della diretta capiscono subito che "sarà una serata da non dimenticare per il calcio italiano".

Ordine pubblico affrettato; premeditazione nella posse dei tifosi azzurri e nell'agguato del romanista subito inquisito? Saranno gli inquirenti a stabilirlo. In quella bella serata di primavera è morto il calcio come partecipazione. Era di maggio ma io non me lo scordo.