Radio Maria decide di dissociarsi nettamente dalle affermazioni di Padre Giovanni Cavalcoli circa il Terremoto e lo sospende con effetto immediato dal suo ruolo da protagonista nella trasmissione a cadenza mensile. La stessa emittente ha dato la notizia dell'espulsione dell'esponente della Chiesa cattolica riguardo che avrebbe utilizzato il termine "castigo di Dio" in relazione al sisma.
Sul sito di Radio Maria appare infatti scritto chiaramente che tale pensiero non è in accordo con il messaggio cristiano ed in particolare con quello del pontefice Papa Francesco.
Porge quindi le sue più sentite scuse ai terremotati ed esprime la totale vicinanza nel loro confronti tramite la preghiera. Infine la posizione espressa da Padre Giovanni è stata definita quasi pagana, dando a Dio un forte connotato vendicativo. Bisogna infatti constatare che in alcune derive della religione cristiana nell’orizzonte biblico vi sono due divinità, una feroce e sanguinaria (Antico Testamento) ed una benevola (Nuovo Testamento) e con le sue parole Padre Cavalcoli non ha solo generato scandalo, ma ha anche messo in discussione l'intero messaggio cristiano offendendo le popolazioni colpite dal sisma.
Anche il Vaticano non accetta le parole andate in onda su Radio Maria che vedono il terremoto come un «castigo divino» dovuto alle unioni civili.
Ha infatti dichiarato che tali affermazioni risultano offensive per i credenti, ma anche per i non credenti. Il mons. Angelo Becciu ha spiegato che si tratta di affermazioni che ci riportano al periodo precristiano e non tengono conto della visione di Dio illustrataci dal Cristo. Sarebbero infatti affermazioni pagane più che cristiane, volte a contemplare una divinità antropomorfa, che ha sentimenti umani, quali la vendetta e che li mette in pratica per intimorire i propri figli.
Tutta la Chiesa si è unita poi nel sottolineare le proprie scuse e la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma, promettendo di sostenerle con la preghiera e ricordando il messaggio di pace cristiano.