Famiglia, fede, ordini impartiti dentro il focolare domestico, sanguinose faide, sequestri di persona. Con questi ingredienti, mixati in un'esplosiva trama thriller, il film "Bandidos e Balentes" si avvicina all'uscita nelle sale italiane. La regia attenta e minimalista di Fabio Manuel Mulas, su idea di Gianluca Pirastu e sceneggiatura di Tonino Pischedda, entra nel cuore della Sardegna anni '50 e riporta fedelmente su pellicola i tratti di una società in cui il destino degli uomini era segnato da un codice non scritto.

Matriarcato e banditismo rivisitati con tantissimi colpi di scena. Il trailer ufficiale promette un tuffo negli abissi di una storia regolata dal significato profondo dell'onore, attorno a cui si dipanano vicende di offese subite e vendette perpetrate senza scrupoli. Una cornice intagliata magistralmente su un quadro di ambientazioni e scene del tutto fedeli alla realtà dell'epoca, quando lo Stato era solo una parola e la giustizia un affare in mano ai "balentes".

Una regia giovane per un tuffo nel passato

Il regista Fabio Manuel Mulas, classe 1979, per due anni ha portato avanti il progetto di "Bandidos e Balentes" sino al confezionamento finale della pellicola.

In essa sono riprodotti pezzi di storia sarda che restano indelebili nella mente di chi li ha vissuti o subiti: "bandidos" spesso costretti a darsi alla macchia in seguito a reati gravissimi, quali omicidi e rapimenti, uomini "balentes" a cui forza e spregiudicatezza davano la misura del loro valore. E ancora donne, centro di gravità permanente nella società dell'entroterra sardo di quegli anni, dove il matriarcato era una "condicio sine qua non" per la sopravvivenza della famiglia. Lo staff che ha curato il casting ha scelto 120 attori e 20 comparse, tutti sardi, per interpretare questo film che si preannuncia ricco di suspense e mai scontato.

Girato in alcuni dei luoghi più affascinanti della Sardegna, tra i paesi di Bonorva, Giave, Macomer, Silanus, Mamoiada, "Bandidos e Balentes" è anche un concentrato di costumi che riprendono con la massima fedeltà l'abbigliamento proprio di quel periodo storico.

In questo sono state utili le preziose collaborazioni degli abitanti della varie località, che hanno prestato i capi d'abbigliamento originali agli attori.

Una trama avvincente

La trama del film si sviluppa attorno alle vicende di una tipica famiglia sarda dell'epoca, che diventa paradigma di un mondo in cui, oltre alla figura nodale della donna, spicca il ruolo fattivo e materialista del "balente", letteralmente "uomo che vale". Sottotitolato in italiano e inglese, "Bandidos e Balentes" rispetta la realtà anche nella lingua sarda usata per i dialoghi, che restituisce alle scene un'intensità profonda e arcana. Sono le molteplici, affascinanti declinazioni linguistiche esclusive di ogni area geografica dell'Isola, a conferire quell'alone mistico e crudo, trasversale a tutta la pellicola, che permette allo spettatore di immergersi pienamente nelle scene.

Non resta altro che aspettare l'uscita ufficiale nelle sale, prevista per i primissimi del 2017.