Non ha peli sulla lingua, Mario Adinolfi, il leader cattolico del 'Popolo della Famiglia' e direttore del quotidiano 'La Croce', nel definire l'edizione 2017 del Festival di Sanremo, che vedrà come conduttore e direttore artistico, il confermatissimo Carlo Conti, un 'Festival Gaystapo'.

Perche' Adinolfi si scaglia contro il Festival Sanremese?

Mario Adinolfi non concorderebbe circa la scelta di inserire tra i concorrenti della kermesse sanremese il noto cantante Tiziano Ferro, gay dichiarato. Adinolfi asserirebbe che da due anni, la manifestazione canora, sarebbe stata trasformata da Carlo Conti in una vera e propria manifestazione pro-gay.

Prova di questo, sarebbe il fatto che lo scorso anno, i cantanti in gara, indossarono dei nastrini con i colori dell'arcobaleno in segno di sostegno in vista dell'approvazione della legge Cirinnà sulle Unioni Civili e di presa di posizione verso un mondo, del quale è giusto, faccia parte anche l'ideologia gender.

Ma la partecipazione di Tiziano Ferro non è l'unico particolare che ha portato Adinolfi a parlare di Festival Gaystapo. La questione gender al Festival, secondo il parere del giornalista, sarebbe iniziata con l'edizione sanremese 2016, che ha visto la partecipazione di diversi gay dichiarati: Elton Jhon, Ricky Martin, Concita Wurst. Senza tanti preamboli, il direttore de 'La Croce', ha dichiarato pubblicamente che in pratica, i soldi ricavati dalla RAI dal Canone TV, con i quali gli italiani pagano gli artisti partecipanti alla gara canora, potrebbero finire con il contribuire anche al pagamento di una eventuale scelta del cantante Tiziano Ferro, di avvalersi della maternità surrogata.

Le considerazioni di Adinolfi sulle scelte della RAI

Il noto giornalista, ha concluso il suo intervendo pubblico rivolgendosi ai vertici RAI ed a Carlo Conti, sostenendo che trova repellente il fatto che i soldi degli italiani finiscano per sostenere l'ideologia gender all'interno della manifestazione canora e tutto ciò che a questa consegue: maternità surrogata, della quale parlò lo scorso anno Elton Jhon all'interno della gara canora e che tramite tale metodo ha avuto con il suo compagno due figli, ed eventuale decisione di trasformare in legge questa possibilità anche in Italia, visto che a tutt'ora tale metodo di concepimento, nel nostro paese non è ancora concesso.

Mario Adinolfi ricorda senza mezzi termini al presentatore del Festival, che il semplice fatto di pubblicizzare la maternità surrogata, costituisca reato che prevede fino a due anni di carcere, oltre al pagamento di una multa da due milioni di euro. Il giornalista ha infine concluso che la condotta di persone come Carlo Conti ed i vertici RAI, imporrebbe all'utenza un determinato regime mentale, che non lascerebbe spazio a chi la pensi in altro modo. In sostanza, secondo il convinto cattolico, si andrebbe incontro ad una imposizione del regime gender, che andrebbe sempre più rafforzandosi, andando così a sopprimere quello etero.