Era il 1999 quando l'Unesco decise di istituire una giornata interamente dedicata alla poesia,il World Poetry Day, ai suoi versi, alla celebrazione di una forma di letteratura che travalica tutti i confini culturali. Celebrare la poesia, infatti, significa valorizzarla, renderla più fruibile e accessibile, soprattutto in un mondo che corre veloce e considera spesso la cultura come un bene superfluo.

La poesia, invece, è di tutti e per tutti, non ha lingua, ma si adatta alla lingua di ciascuno, si accorda ai suoi sentimenti, ed è capace di far riflettere meglio sulla vita, sul suo senso. È uno scandaglio per esplorare l'anima.

La poesia - ma cos'è mai la poesia?

Per la Szymborska, poetessa polacca e Premio Nobel, scomparsa nel 2012, è un "corrimano" a cui aggrapparsi, per Gibran è un "salvagente", ma per tutti, a prescindere dall'essere poeti, è sicuramente una forma d'arte intimamente legata anche ai tempi in cui viene prodotta. E le forme dell'arte, per ricordare Adorno, "registrano la storia degli / uomini con più esattezza dei documenti", giacché con esse si possono valutare i tanti aspetti di una società, i suoi cambiamenti, gli avvenimenti più importanti.

La poesia per combattere le discriminazioni

L'Unesco, in questa giornata intende anche celebrare le varie culture, facendo conciliare la poesia con altre tematiche di primaria importanza: salvaguardia delle lingue e della loro diversità, promozione dell'oralità, dell'insegnamento della poesia, interazione tra le arti, ma soprattuto "Poetry is a window onto the breath-taking diversity of humanity", ha sottolineato Irina Bokova, Direttore Generale Unesco, dal momento che il 21 marzo è anche la Giornata Mondiale contro le discriminazioni razziali, e con la poesia e le parole si può fare tanto per combattere ogni forma di discriminazione. La poesia è fatta di parole, e la parola, come ci ha insegnato il filosofo Gorgia, "con corpo piccolissimo e invisibile, sa compiere cose straordinarie".

Bisogna, allora, lasciarsi trasportare dai versi, lasciarsi esplorare da essi, e magari ritagliare uno spazio che sia quotidiano, o settimanale, per la poesia, per questo meraviglioso prodotto dell'uomo che non conosce tempo e sa emozionare, portare alla riflessione o indignare tutti, in ogni dove e quando.

Buona lettura e buon 21 marzo!