Franco Nero, l'icona internazionale made in Italy, torna nel nostro Paese per presentare un progetto firmato dal regista Massimo Ivan Falsetta: Calibro 10 il decalogo del crimine.

"Se non avessi fatto l'attore, probabilmente sarei stato un navigatore", dice l'attore che ha girato oltre 213 film ed interpretato 30 personaggi di di 30 nazionalità diverse. Ho visitato oltre 100 Paesi nel Mondo vivo tra Londra, dove c'è la mia famiglia, Los Angeles e l'Italia, ma come si vive nel nostro Paese non lo si fa da nessun altra parte. Qui ho mia sorella e seguo da oltre 50 anni il Villaggio Don Bosco di Tivoli che si occupa di orfani.

In Italia lavoro sopratutto per aiutare i giovani. Mio figlio fa il regista e capisco quanto possa essere difficile per un giovane emergere"

F.N. Un mio amico scenografo in un film girato in Calabria, Forever Blues dove ero regista, produttore, sceneggiatore ed attore, mi chiama e mi parla di questo film dove mi propone il ruolo di Mosè, il Capo dei Capi. Ho letto la sceneggiatura e mi divertiva fare questo ruolo. il film è stato presentato nel 2015 sia a New York che a Los Angeles al Chinese Theatre, ora arriva per la prima volta in Italia. Questo è un personaggio che non avevo mai fatto e mi mancava tra i tanti personaggi interpretati nella mia carriera, il Boss. Un personaggio silenzioso che vive nei sotterranei e tutti devono sottostare alla sua legge.

Il titolo del film Calibro 10 perché ha 10 colpi ed ogni colpo è una sentenza. Mosè parla con una voce strana, roca quasi senza voce perché ha una ferita al collo provocata da uno sparo che gli ha tagliato le corde vocali.

Vengo in Italia per stare con gli amici, quelli che non fanno parte del mondo del cinema, amo la gente semplice, i contadini ma non mi manca questo Paese!

Sono schivo con i giornalisti: a volte ho l'impressione di essere aggredito da loro, non amo i talk show

Sono rientrato da Cuba e a breve parto per Londra per la prima di un film con Joan Collins un film inglese dal titolo The Time of their lifes. Tornerai a lavorare con Vanessa Redgrave?

F.N. Si certo, in un film che si intitola The Rose in winter ed è la storia di una donna morta nei campi di concentramento.

Papa Wojtyla l'ha resa santa. L'eroina del film è Edith Stein . Il film sarà girato in Ungheria. Vanessa Redgrave sarà la madre della protagonista ed io farò il padre. Dopo farò Django in America. John Sayles sceneggiatore americano che ha vinto 2 premi Oscar è al lavoro per il film. A Cuba in Havana girerò una storia di Rossini ed è la storia di un direttore d'orchestra (Colmenide) e di un coro di bambini cubani.

E come regista intendi di nuovo lavorare?

F.N. Si sto preparando un film come regista che farò il prossimo anno: è la storia di un cieco che viene "catturato" dalla tv voglio dimostrare che la televisione non è proprio una fonte di giovamento per le persone. In questo film sarò regista, produttore, co-sceneggiatore ed attore.

Che altro hai fatto?

Ho girato un film con James Grey (regista di The Lost City of Zed) con Robert Pattinson (Twilight) in Transylvania.

Nella tua vita c'è molta solidarietà....

F.N. Si è vero, torno in Italia soprattutto per stare vicino a Don Benedetto ed il villaggio Don Bosco di Tivoli. Un villaggio creato da Don Nello del Raso e Corrado Montoni per aiutare gli orfani. Faccio questo da 50 anni.

Quando sono in Italia vivo con mia sorella. Lei fa un po' di tutto per me... dalla segretaria alla donna di casa.

Con Vanessa Redgrave c'è una grande stima reciproca... ha lottato per i diritti umani e andiamo molto d'accordo. La definisco la Giovanna d'Arco dei nostri tempi. Abbiamo festeggiato il suo compleanno a Londra al Royal Court ed è venuto anche il Principe Carlo.

E' una grande icona. Meryl Streep dice che è grata a Vanessa per aver fatto l'attrice. Lei è stata il suo punto di riferimento, la sua musa ispiratrice. Molti attori come Dustin Hoffman vogliono ancora lavorare con lei. E' una grande attrice teatrale ed ha avuto più di 50 candidature.