Come dimenticare quel gelido inverno all'Overlook Hotel, le due gemelle, il terrificante sguardo dell'aspirante scrittore Jack Torrance, il "dito parlante" del piccolo figlio Danny o i disperati pianti della moglie Wendy? Impossibile.

Torna il capolavoro di Kubrick al cinema

Era il 1980 quando nei Cinema di tutto il mondo uscì Shining, pellicola sfornata dal regista statunitense Stanley Kubrick (celebre anche per Full Metal Jacket e Arancia Meccanica),e tratto dall'omonimo romanzo scritto dal settantenne Stephen King nel 1977.

La pellicola racconta la storia di Jack Torrance, ispirante scrittore con problemi di dipendenza da alcolici, disoccupato e in cerca di occupazione. Accetta di lavorare come sorvegliante in un hotel fra le Montagne Rocciose in Colorado durante la stagione invernale. Decide così di portare anche sua moglie e suo figlio, ma nessuno dei tre immagina quali terrificanti "sorprese" sono ad attenderli fra i corridoi dell'albergo, se non l'innocente figlio Danny, che è dotato di particolari poteri extrasensoriali, detti anche "luccicanza" (shining) che gli permettono di prevedere alcuni eventi.

Un film ancora tutt'oggi apprezzato non tanto per l'originalità della trama, bensì per la continua tensione che il regista è riuscito a creare attraverso piccoli ma significativi dettagli, come gli inquietanti atteggiamenti del protagonista interpretato dal celebre attore Jack Nicholson, i giri in triciclo di Danny lungo i corridoi dell'albergo o ancora la foto d'epoca risalente agli anni 20' mostrata nel finale, in cui stranamente appare in posa anche il folle protagonista.

La precisione di Kubrick per i dettagli fu maniacale, infatti sopratutto attraverso il personaggio principale riesce a mostrarci un esempio della più inquietante follia umana.

Forse sono questi alcuni dei motivi che hanno spinto i cinema italiani a riproporre la visione della pellicola questo Halloween 2017, precisamente nelle date dal 31 ottobre fino al 2 novembre, nella versione da 119 minuti come vento speciale e includendo anche il cortometraggio intitolato Work and Play, che riconduce alla frase che Jack Torrence scrive ripetutamente ed ossessivamente con la sua macchina da scrivere, ovvero "All work and no play makes Jack a dull boy" nella versione originale del film.

Inoltre per gli appassionati delle opere di Stephen King sono in arrivo diverse novità, infatti lo scrittore è tornato a splendere grazie al recente successo dei film e serie Tv su Netflix tratti dai suoi romanzi, come la Torre Nera, il serial The Mist e il nuovo capitolo di It.

Un'occasione da non perdere per i fan dell'horror, ma sopratutto per i veri amanti del cinema e dei brividi d'altri tempi.