Ecco finalmente in uscita il nuovo Romanzo “E poi buio” ambientato in Capitanata, romanzo a cavallo tra Realistic Finction e vecchio decadentismo, "quando il fragore della realtà si riversa dalle pagine d’un libro.", scritto e nato dall'inventiva di Massimo Battaglino, giovanissimo autore esordiente, che ha maturato le sue prime esperienze editoriali in testate giornalistiche online locali e in riviste culturali italiane, anche cartacee.

Una sinossi della trama del romanzo

Per prima cosa riportiamo una breve sinossi della trama del romanzo come presentato dall'autore.

per poi approcciarci ad esso criticamente:

"Il romanzo è ambientato in Capitanata, in special modo nella sua città principale, Foggia, prendendo le mosse dal periodo più cupo, insicuro e vuoto che abbiamo mai affrontato prima Gianguido Barresi, un giovane ragazzo che, alla fine di una estate senza quasi nessun tempo e senza alcun senso, fa una scelta, con la sola speranza, di fuggire da quell'impasse tremendo. In lui esonda l'angoscia provocata dall'implosione di ogni certezza, di ogni vecchia amicizia, di ogni speranza: la vita reale si fa sempre più pressante. Ciò crea un vuoto in cui pian piano si riversa l'irrequietudine giovanile ed un nervosismo spasmodico che lo porterà alla scelta di sfuggire in un qualche modo da quel clima torbido.

Ma è solo un attimo, un frangente, un istante. Il suo lasciarsi trascinare, inerme, dal destino lo getterà nel fragore della realtà, che tumultuosa lo travolgerà e lo fagociterà. Da quel momento sarà solo una sequela di delusioni e di fallimenti."

Un giudizio sul testo

Guardando più attentamente il testo, in modo critico, si rinviene una sintassi differente, ibrida e nuova, in cui si esalta lo stile classico, con una ricerca letteraria che punta ad un linguaggio ormai in disuso in questo frangente storico, post-moderno, un linguaggio ricercato che rispolvera termini e sinonimi e strutture discorsive e stilistiche che imperavano a cavallo del '900, ma che conseguentemente può far risultare di primo acchito ostico e macchinoso il libro per la forma mentis dei lettori moderni, tutti tesi alla brevità, alla velocità, alla leggerezza, alla facilità nella lettura.

Dall'altro lato rinveniamo un discorrere differente, fondato sulla spontaneità, sporcato dai parole burbere e volgari, che struttura discorsi, in special modo i dialoghi, su una base dialettale e post-identitaria, semplice e masticabile.

Questo connubio tra ricercatezza e volgarità, tra realtà ed arte, crea un ambiente discorsivo differente, sui generis, che potrebbe forse far alterare i dotti accademici o annoiare i volgari più sinceri, ma che in una visione d'insieme porta un modello del tutto trasversale, leggibile, amabile e odiabile per ogni immaginabile modello di lettore o lettrice.

Se guardiamo alla struttura storica del racconto, che viene per l'appunto suddivisa in tre parti dal medesimo autore, possiamo ritenere che la prima parte risulti troppo lenta, lieve, logica e prevedibile, ma dal secondo e poi dal terzo ed ultimo capitolo, quella lentezza, quella prevedibilità logica, che il lettore si è costruito leggendo ed immaginando prima, viene distrutta, viene disgregata, dall'esondare di nuovi personaggi, di nuove personalità, di nuovi ed imprevedibili fatti che rendono il romanzo E poi buio valevole di essere letto.

In una visione d'insieme ed in termini di consiglio alla lettura, possiamo dare al romano un voto di 7 su 10.

Il libro di narrativa realistica, così da noi definito, dal titolo E poi buio e dal finale tutt'altro che logicamente immaginabile, lo potete trovare in vendita, sia in formato cartaceo che in Ebook (PDF), ed è acquistabile ora a prezzo scontato rispetto a quello di copertina tutte le piattaforme online.

"Anche la mani più strette, si sa, non possono che disperdere. E poi solo fari e stelle. E poi solo buio."