Il repertorio di Angelo Sicilia si arricchisce di un nuovo copione. Il marionettista, unico puparo in tutta Italia a far recitare alle sue marionette i testi sul contrasto alle mafie, rende omaggio a Natale Mondo, braccio destro del poliziotto Ninni Cassarà, uno degli uomini del giudice Giovanni Falcone.
La "prima" sarà presentata a Palermo, il 14 gennaio, giorno in cui ricorre il trentennale dell'uccisione di Mondo, avvenuta sotto casa sua, nel quartiere Arenella, ovviamente per decisione di Cosa Nostra. La nuova sceneggiatura arricchisce il ricco repertorio con cui Angelo Sicilia, il fondatore dell'Opera Marionettistica Siciliana, cerca di far conoscere gli orrori della mafia soprattutto agli studenti.
Clamoroso: l'80% degli studenti palermirani non sa se Messina Denaro sia un boss o combatte la mafia
Si tratta di un lavoro decisamente importante e niente affatto scontato se si considera che, stando ad una ricerca pubblicata pochi giorni fa e realizzata da una studentessa della facoltà di giurisprudenza su otto scuole palermitane, più dell'ottanta per cento degli studenti non sa dire se il super latitante Matteo Messina Denaro, boss ritenuto al vertice di Cosa Nostra, sia un mafioso o uno che contrasta la mafia.
Far recitare i copioni della legalità alle Marionette, simboli per eccellenza della criminalità, è per Angelo Sicilia una provocazione e un modo per contrastare il fenomeno mafioso con la stessa simbologia.
"Nei teatri di Palermo - racconta Angelo Sicilia in un video realizzato durante la rappresentazione del copione dedicato a Peppino Impastato - le prime file erano tutte dedicate ai "Don", ai capi della mafia di quel quartiere. Siamo arrivati a concludere che la nuova Opera dei Pupi doveva avere un repertorio dedicato alla legalità e dare un messaggio di speranza soprattutto a chi viene dalle regioni del Sud, dove la mafia è ancora molto forte".
Il termine 'pezzo da novanta' viene dal teatro dei pupi
Anche la terminologia nel mondo della delinquenza è mutuata dal teatro dei Pupi. Lo spiega ancora Angelo Sicilia: "Per esempio il 'pezzo da Novanta' non è altro che la marionetta più grande, alta novanta centimetri, rispetto alle altre". Per il tipo di tematiche trattate, Angelo Sicilia si rivolge soprattutto a un pubblico di giovani e in particolar modo di studenti, ma è spesso in tour in tutte le parti d'Italia e ovunque venga invitato.
Nella visione degli studenti, la mafia è negativa
Se è sconcertante e preoccupante che non si sappia identificare nel modo corretto Matteo Messina Denaro, rassicura almeno il fatto che - stando alla ricerca già menzionata - l'82% degli studenti ha una considerazione negativa della mafia. "Nella scuola dove c'è stato un interesse per lo studio delle vittime della mafia - spiega ancora Angelo Sicilia - i ragazzi che vengono a vedere un nostro spettacolo, sono già preparati e se ne vanno molto più convinti di essere partecipi di una storia molto più grande che però condividono".