“Ma sa parlare ed inventare poesie, con le parole fa le acrobazie. Riuscirà il suo amore ad alzarsi in volo, oppure resterà per sempre solo?”. La trentenne scrittrice napoletana Viola Ardone presenterà mercoledì 17 gennaio - ore 19; BaccaNera - nell'ambito di "Meditando 2018" a Castellammare di Stabia, la sua favola “Cyrano dal naso strano (pagg. 64, euro 14.90; Albe edizioni)”, riscrittura ilare di Bergerac, con le nuvole galeppiniane dell’illustratore Luca Dalisi. È un poeta felice e spadaccino toccante, Cyrano, e riesce bene a convivere con il suo naso lungo e bitorzoluto.

Poi incontra la bella Rossana e si ferma ad un passo dall’amore ricorrendo all’espediente di prestare le sue parole all’avvenente amico Cristiano. Nella versione dell'Ardone Cyrano è un uomo d'oggi che sa lottare per ciò che è suo ma senza vezzi narcisistici e d'immagine che appannerebbero la profondità del suo animo e la consapevolezza della sua calibrata parola. Ed in questi tempi di bullismo praticato per le strade la lettura di questo testo potrebbe aiutare molti ragazzi a capire che oltre ad una malcelata idea esclusivistica di se stessi, c'è un cammino profondo da fare per giungere ad un rifiuto assoluto della violenza e del male che portano ad una falsa affermazione personale, dimentica della vera battaglia: quella della relazione con gli altri.

La favola dell’Ardone riesce a presentare ai ragazzi – ma le favole, poi, sono solo dei ragazzi? – un modello di uomo oggi poco in voga. Cyrano ricorre alla sua frizzante dialettica per ‘toccare’ il maleducato Visconte prima del duello vero e proprio. Come conquisterà invece la sua Rossana? Viola Ardone è entrata nel mondo della letteratura – ma ha un passato e presente importante di estenditrice di testi scolastici – con “La ricetta del cuore in subbuglio (Salani)”, storia di un architetto napoletano che cercava il suo posto nel mondo, che già ci aveva colpito per la naturalezza dimostrata nel parlare dei sentimenti geometrici.

Poi con “La rivoluzione sentimentale (Salani)” con la storia di una prof. sospesa tra precariato dei sentimenti ed impegno sociale si riconfermava come una dei pochi autori italiani capace di parlare degli affetti senza cadere nel patetismo. Insomma una Woody Allen italiana, laica e razionale nel cercare il sentimento amoroso con una lingua leggera, ma curata e classica, senza perdita di ritmo narrativo.