Nell'anno dedicato ai 150 anni dalla morte di Gioachino Rossini, l'Accademia Lirica Toscana "Domenico Cimarosa", l'editore neozelandese Artaria Editions Limited e l'etichetta discografica VDC Classique, si apprestano a rendere omaggio a uno dei musicisti che proprio Rossini ammirava immensamente: Domenico Cimarosa. Ma questo è l'anno delle celebrazioni del grande maestro originario di Pesaro e proprio ieri si è svolta a Firenze un'importante celebrazione vicino al monumento funebre nella Basilica Santa Croce.
Concerto ieri in Santa Croce vicino al monumento funebre di Rossini
Innumerevoli eventi hanno caratterizzato l'anno, per così dire, musicale, 2018 dedicati a Rossini, tra i quali, il più recente, avvenuto proprio in data ieri all'interno della Basilica di Santa Croce a Firenze (dove il corpo del musicista riposa); nella suggestiva cornice fiorentina, il Coro femminile e il Coro delle Voci bianche del Maggio Musicale Fiorentino, si sono esibiti in alcune pagine di rara esecuzione del compositore pesarese.
Rossini stesso soleva inserirne il nome tra la rosa - assai ristretta per la verità - dei compositori deceduti prima dell'inizio della carriera del grande Pesarese e da lui tenuti in grande considerazione.
Il compositore in questione, appunto, è Domenico Cimarosa, compositore nato ad Aversa nel 1749 e considerato dalla storiografia ottocentesca e novecentesca come il più grande esponente di quel genere teatrale e musicale tanto di moda alla fine del Settecento e inizio Ottocento dell'opera buffa. Fu proprio Gioachino Rossini, a partire dal 1810 - anno in cui il maestro marchigiano debuttò al teatro San Moisè di Venezia, che raccolse l'ingombrante testimone lasciatoli dal compositore aversano, deceduto nel 1801.
Fortunatamente non solo la città di Firenze si è attivata per celebrare il musicista; numerose iniziative sono fiorite, e stanno tutt'ora fiorendo, al Teatro dell'Opera di Roma, al teatro San Carlo di Napoli, alla Scala di Milano. Il compositore aversano, tanto ammirato dal Pesarese, invece, non è stato omaggiato con la dovuta perizia, tranne che con alcune iniziative, degne peraltro di nota, tra cui la seguente.
Lo stesso Teatro dell'Opera di Firenze, proprio in questi giorni, rende ulteriore omaggio al pesarese con una nuova produzione de 'La Cenerentola", in scena dal 7 al 14 novembre 2018 diretta da Giuseppe Grazioli.
La riscoperta de 'Il barone burlato'
Nell'ambito delle iniziative che legano i nomi dei due grandi compositori, il giorno 23 ottobre scorso è stata pubblicata, in edizione critica, la partitura di un'opera di Cimarosa considerata da tutti gli storiografi perduta, 'Il barone burlato', appunto, che debuttò al Teatro Nuovo di Napoli nell'inverno del 1784. E' il curatore dell'edizione critica della partitura, Simone Perugini, intervistato da Letizia Scudieri sul sito di divulgazione di eventi legati alla musica classica, Circuitomusica, che racconta l'importanza di questa ennesima riscoperta cimarosiana.
Nell'intervista, rilasciata il 5 novembre 2018, è possibile leggere, in sintesi, tutte le tappe che hanno portato Cimarosa e i suoi colleghi - l'opera, infatti, fu composta a più mani - alla realizzazione de 'Il barone burlato' e a cui rimandiamo per informazioni più dettagliate.
Quello che, in questa sede, ci preme sottolineare è che la riscoperta dell'opera e la sua pubblicazione in edizione critica, sarà accompagnata nei prossimi giorni da una registrazione discografica del lavoro - anch'essa, naturalmente, inedita nel mercato discografico e che sarà disponibile a partire dal 24 dicembre prossimo.
La registrazione, le cui sessions inizieranno il 1 dicembre per terminare il giorno 9 dello stesso mese, sarà diretta dallo stesso Simone Perugini e si avvarrà di un cast di cantanti specialisti nell'esecuzione del repertorio musicale tardo barocco.
Il progetto rappresenta un ulteriore tassello iniziato diversi anni fa da Artaria Editions Limited, l'Univeristà degli Studi di Firenze e Simone Perugini dedicato alla pubblicazione dell'opera omnia cimarosiana.
E' proprio in coincidenza con l'anniversario della morte di Gioachino Rossini che l'opera inedita di Cimarosa è 'Il barone burlato'. Rossini, in una famosa conversazione intrattenuta con il biografo Edmond Michotte e da quest'ultimo poi pubblicata nel 1854, annovera 'Il barone burlato', insieme a 'Le trame deluse', tra le opere cimarosiane preferite.