La corte russa di Caterina II fu un centro di grandissima accoglienza per la musica italiana di fine Settecento. La zarina amò circondare la propria corte con musicisti provenienti dall'Italia (con particolare riferimento a quei compositori, celeberrimi, che si erano formati nei conservatori di musica di Napoli). Il rapporto tra i musicisti napoletani e la corte pietroburghese durò per diversi decenni, poiché Caterina chiamò a sé, in epoche diverse, i compositori Giuseppe Sarti, Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa.
Proprio nell'ottica di questa tradizione molto lunga e assai proficua, sia per il prestigio culturale della corte per l'esperienza e la formazione dei compositori italiani coinvolti nell'impresa, in occasione del Forum Internazionale della Cultura di San Pietroburgo e del Festival Stagioni Russe, diverse istituzioni itali/russe, tra cui il Conservatorio 'San Pietro a Majella" di Napoli, la Reggia di Caserta - flagellata purtroppo in queste ultime ore dalla furia del maltempo - il Museo dell'Hermitage di San Pietroburgo, uniti dall'associazione MetaMorfosi, in collaborazione con l'Ambasciata d'Italia a Mosca e l'Istituto di Cultura a San Pietroburgo si stanno organizzando eventi culturali di notevole rilevanza.
Le istituzioni hanno creato un evento culturale all'interno del quale si svilupperanno diversi percorsi di fruizione, atti a sottolineare il grande legame che vi fu tra la Corte napoletana e la Russia di fine Settecento.
Due concerti sinfonici, con musiche di Paisiello e Cimarosa, diretti dal maestro Fabio Mastrangelo, coadiuvato dall'orchestra del Teatro Music Hall di San Pietroburgo, con l'aggiunta di alcuni musicisti napoletani, hanno eseguito qualche giorno fa un concerto in cui è stata eseguita per la prima volta al pubblico, tra gli altri brani, la sinfonia dall'opera 'La vergine del sole' di Cimarosa. Precisiamo che l'esecuzione di tale sinfonia non possa proprio essere considerata una prima assoluta in epoca moderna, poiché diversi anni fa ne fu pubblicata una registrazione discografica, prodotta da Naxos e tutt'ora in commercio, diretta dal maestro Alessandro Amoretti.
I concerti pietroburghesi sono poi inseriti all'interno di una straordinaria mostra, aperta fino al prossimo 25 novembre, in cui verranno esposti per la prima volta in Russia non solo alcune partiture autografe di Paisiello e di Cimarosa, ma anche due straordinari strumenti musicali, appartenuti agli stessi compositori e a loro donati dalla zarina Caterina II.
Gli strumenti in questione, originariamente conservati presso il Museo degli strumenti musicali del Conservatorio 'San Pietro a Majella" di Napoli sono due 'fortepiano a tavola', come venivano chiamati alla fine del Settecento.
Altre iniziative dedicate a Cimarosa
Tale iniziativa internazionale di straordinario prestigio, conferma ancora una volta l'interesse suscitato in pubblico e critica verso la musica operistica di scuola napoletana della fine del Settecento e, in particolare, sulla riscoperta di un compositore così importante come Domenico Cimarosa.
Anche la mostra e l'attività concertistica promossa proprio in questi giorni a Pietroburgo si inserisce in tutta quella serie di eventi, indipendenti tra loro, ma fortuitamente coincidenti cronologicamente, quali, ad esempio, la prossima uscita discografica, prevista per il 24 dicembre, dell'opera comica, a tutt'oggi inedita e mai registrata, 'Il barone burlato' di Cimarosa diretta da Simone Perugini.
La registrazione si avvarrà di un cast internazionale di giovani artisti quali Laurie Farrel-Smith, Roberto Vicarelli, Nicholas Porrington, esperti nell'interpretazione del repertorio tardo barocco e classico e che già in altre occasioni, sempre per esecuzioni di musiche cimarosiane, hanno collaborato col maestro Perugini.