Esattamente vent'anni fa un grande anniversario per la storia del punk Made in USA: il 17 novembre del 1998 gli Offspring pubblicavano il loro album più importante. Stiamo parlando di Americana, quinto disco in studio per la band californiana. L'album è stato un autentico successo di vendite con oltre undici milioni di copie vendute e aver vinto ben cinque dischi di platino: inoltre l'album si è classificato alla posizione numero 20 nella speciale classifica dei 50 migliori dischi punk secondo il magazine Kerrang!

E per i vent'anni la band ha annunciato che ci sarà una ristampa speciale in edizione limitata del disco, che sarà disponibile in formato vinile a partire dal prossimo 30 novembre: sarà stampato su vinile rosso con un poster lenticolare 12x12 cm.

Questa la tracklist:

  1. Welcome
  2. Have You Ever
  3. Staring At The Sun
  4. Pretty Fly (For A White Guy)
  5. The Kids Aren’t Alright
  6. Feelings
  7. She’s Got Issues
  8. Walla Walla
  9. The End Of The Line
  10. No Brakes
  11. Why Don’t You Get A Job?
  12. Americana
  13. Pay The Man

La storia dell'album

Dopo il successo inaspettato di Smash del 1994, gli Offspring firmarono un contratto con la Columbia Recors nel 1996, e l'hanno seguente pubblicavano il loro quarto album Ixnay on the Hombre, che però non replicò il successo commerciale di Smash, nonostante il disco d'oro e di platino ottenuto negli Stati Uniti.

Il nuovo disco, secondo il frontman della band Dexter Holland, intervistato nel 1998 da Rolling Stone, non doveva essere "una svolta radicale rispetto a quello fatto prima" e si sarebbe riallacciato in qualche modo ai lavori precedenti, riuscendo a sintetizzarli.

Le registrazioni dell'album si tennero dal mese di luglio a settembre del 1998 presso gli Eldorado Recording Studios di Burbank, California, insieme al produttore Dave Jarden, che ha lavorato anche al loro disco precedente.

'Nuovi orizzonti'

Nella direzione dell'album, Holland ha detto a Guitar World: 'Abbiamo ampliato i nostri orizzonti nel nostro ultimo disco e va bene, ma non mi sento come se fossimo una band che deve cambiare completamente ad ogni disco'.

Trainato dal singolo Pretty Fly il disco spazia dal classico punk rock al pop punk passando per la psichedelica e introspettiva Pay the man, che addirittura venne esclusa dal precedente disco. Nell'album ci sono più influenze e stili, in modo, secondo il cantante, 'che la gente non si annoi'.

I temi affrontati

L'album parla della cultura americana, e nonostante le schitarrate infuocate non esprime del tutto positività.

Proprio Holland sottolinea come le canzoni del disco non siano 'condanne, sono racconti sullo stato delle cose e su ciò che vediamo intorno a noi. Vogliamo esporre il lato oscuro del nostro cultura. Può sembrare un episodio di Happy Days, ma sembra più simile a Twin Peaks'.

Il disco è un 'commento alla cultura americana', una critica fatta anche ai giovani e ai non più giovani, in cui si parla di lavoro, come in Why Don't You Get a Job?, ma non vuole comunque buttare già l'ascoltatore o deprimerlo: 'Non ho voluto che fosse un disco che ti fa stare senza speranze. Alla fine della giornata spero che tu possa ottenere qualcosa di positivo' racconta lo stesso Holland.

Chi ha vissuto gli anni Novanta con Mtv non potrà non aver visto il celebre video di Pretty Fly (For a White Guy), vero e proprio inno generazionale per moltissimi ragazzi, riprodotto fino allo svenimento dall'emittente statunitense. E quest'estate può sentirli dal vivo, in un festival, il Bay Fest, decisamente punk.