Ci sono artisti disposti a tutti pur di raggiungere la fama e la notorietà: e c'è anche chi è disposto a fingere di avere un pubblico pur di suonare in tour nel Vecchio continente.

Questo è il caso dei Threatin, un gruppo capitanato dal leader truffaldino Jered Threatin: il ventinovenne, pur di poter suonare in Europa, ha fatto finta di avere alle spalle una produzione molto importante, in modo da dare credibilità e serietà al suo progetto musicale.

L'organizzazione

Fingendo quindi di avere un'etichetta, un'agenzia di booking e persino un ufficio stampa, ha ovviamente vantato anche il supporto di un pubblico che in realtà è inesistente, chiaro segnale quindi di come quei circa 38 mila followers siano tutti finti e non reali o effettivi.

Per non parlare della migliaia e migliaia di visualizzazioni su Youtube, che sappiamo, si possono acquistare senza troppe difficoltà.

Il tour di questa band avrebbe dovuto toccare anche il nostro paese: una data infatti era stata fissata al Druso Circus di Ranica, nel bergamasco, il prossimo 15 settembre, con tanto di due band milanesi di supporto.

Il tour e la verità

Ma la verità è venuta a galla in occasione della data di debutto del suo tour: all'Underworld di Londra, il primo novembre scorso, c'era solamente uno spettatore in sala. In poche parole erano più i baristi, i tecnici audio e delle luci che spettatori. E questo ha fatto scoprire il bluff che c'era sotto.

DI conseguenza tutti i concerti programmati in Europa sono stati cancellati, compresa la data italiana.

L'ufficio stampa del Druso Circus ha spiegato al magazine Rockol che l'artista, che a questo punto si è spacciato per il suo stesso manager, ha proposto una serata per un giovedì sera. Addirittura pare che il musicista ha versato la somma richiesta per la serata già il giorno seguente.

Il locale inoltre, non avendo il controllo diretto sulle prevendite, ed essendo quindi l'evento di esclusiva produzione di Threatin, non poteva sapere dell'andamento dei biglietti, che era quindi pari a zero.

Oltretutto il musicista ha mentito, dicendo che le vendite dei biglietti stavano andato molto bene. Ovviamente è servito il caso del concerto di Londra per svelare la truffa.

Chi è Threatin?

Grande lavoro è stato fatto dal sito Deerwaves che è riuscito a trovare informazioni preziose in rete dal suo sito ufficiale, ora non più visibile: sul sito erano riportati info sulla sua carriera e biografia e si poteva leggere che Jered Threatin è un cantante, cantautore, polistrumentista che ha iniziato come solista nel 2012 lavorando come turnista in band locali.

Vengono inoltre elencati tutta una seria di concerti tenuti in Nord America nel 2014, e la firma di un contratto con un'etichetta che lo porterà alla registrazione del suo primo EP: l'anno seguente avrebbe collaborato col produttore Greg Calbi, che ha lavorato con artisti quali David Bowie e John Lennon, per il suo primo album Breaking The World, vincitore del Top Rock Artist of The Year Award.

Un piano curato in ogni dettaglio

Se però andiamo a vedere sul sito di Calbi non viene assolutamente citata la sua collaborazione con Threatin, così come i suoi concerti sul sito ufficiale sembrano confermati solo sul suo sito e non da altre fonti. Addirittura le location che avrebbero ospitato i suoi show organizzavano sì degli eventi, ma non i suoi.

Il suo è stato un lavoro di falsario versione moderna: ha curato ogni singolo dettaglio sui social network, dove riusciva a creare delle agenzie internazionali che lavoravano per lui, come la Aligned Artist Management, la Magnified PR, e la Stage Right Bookings. Ad uno sguardo più attento però questi siti hanno un format molto simile tra loro, e in due siti in modo particolare si trovare lo stesso stile usato nel sito di Threamin. Un altro sito, Sick Chirpse, è stato decisivo nello smascherare l'artista, segnalando gli eventi flop.

Soldi investiti

Altro aspetto da sottolineare è l'enorme disponibilità di denaro del ragazzo: dalle spese per i voli, al noleggio della strumentazione, alle spesa per autista, manager, venue, oltre che i turnisti, e le spese di alloggio.

Cifre folli che solo una grande band può permettersi ed evidentemente anche lui. Anche se non è una rock band o una star di successo, ma solo un mitomane con qualche problema di ego.

Resta l'amarezza alla fine di questa storia: non un semplice truffatore, come quelli che purtroppo vengono smascherati ogni settimana, di quelli disposti a tutto pur di raggranellare soldi in modo illegale ma tutt'altro: un ragazzo che voleva a tutti i costi essere visibile e famoso.