Apre giovedì 13 giugno una nuova mostra al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, Roma, la quale sarà aperta fino al prossimo 6 ottobre, nella Sala dei Sette Colli e nella Sala di Venere.

Il titolo è ‘Il Ciclo della vita. Nascere e rinascere in Etruria’ e vuole essere un vero e proprio viaggio attraverso i vari momenti della vita, affrontandoli da un punto di vista sociale e focalizzandosi sui passaggi da una fase all’altra, profondamente contagiati da credenze e contesto storico.

Il tutto grazie alle testimonianze provenienti dall’Etruria stessa, alla scoperta di un affascinante popolo dalla religiosità complessa e dalle idee ben chiare sulla vita e la morte.

La nascita della mostra

La mostra nasce grazie dalla collaborazione del Museo di Villa Giulia con altre tre istituzioni, la Fondazione ‘San Camillo-Forlanini’, il Museo di Storia della Medicina e il Polo Museale dell’Università di Roma ‘La Sapienza’ e l’intento è quello di far conoscere al pubblico il popolo etrusco.

In particolare le sue idee sulla nascita, la morte e tutte le fasi della vita tra l’una e l’altra, passaggi sentiti dagli Etruschi come così importanti da essere posti sotto la protezione di dèi specifici e accompagnati da riti e cerimonie apposite.

Emergono così il tema della natalità e le conoscenze pratiche a riguardo, estremamente importanti per la sopravvivenza della specie. Il tema del matrimonio, l’importanza delle nozze e della fertilità sia femminile che maschile, affidate a delle divinità. Il tema del concepimento dei figli, con altre divinità a vegliare sulla riuscita. Il tema della crescita e dei rituali di passaggio all’età adulta dei figli stessi. Il tema della vecchiaia e della morte, infine, una morte dolce che non ha il sapore di qualcosa di definitivo.

Tutto questo arriva oggi all’interno di questa mostra, uno spaccato della vita, delle credenze e delle evoluzioni tecnologiche di un popolo tanto avanti nel tempo fin dal VII sec. a.C.

I reperti della mostra

Sono molti i reperti scelti per raccontare il ciclo della vita ‘secondo gli Etruschi’.

Si va dalla grande varietà di rappresentazioni di uteri in terracotta, i quali rivelano le grandi conoscenze del popolo in ambito anatomico e della nascita. Si viaggia attraverso vasi incredibili usati nei banchetti degli aristocratici, pieni di sortilegi della potente maga Medea per poter essere giovani per sempre, pieni di gioiose rappresentazioni della bella Arianna che è riuscita ad ottenere la felicità e l’immortalità unendosi al dio Dioniso, pieni della figura di Eracle che riuscì a diventare immortale offrendo la sua vita alla lotta contro il male.

Mondo etrusco e attualità si mescolano, il ciclo della vita ‘secondo la visione etrusca’ è lo stesso che affronta anche l’uomo di oggi.

Ma si può imparare da chi ha già vissuto. E la mostra al Museo Etrusco è proprio questo: un insegnamento di vita.