Terra di sogno dalla natura dolce e turbolenta, l'isola di Ischia ospita da diciassette anni un Festival del Cinema in grado di stringere simultaneamente il racconto della territorialità e quello di straripanti orizzonti planetari. L'edizione 2019 inizierà il 29 giugno e durerà fino al 6 luglio presentando in concorso dei film che, secondo una "democrazia della visione" fortemente voluta dai Direttori Artistici Michelangelo Messina e Boris Sollazzo, mette in gara senza distinzioni lungometraggi, cortometraggi e documentari.

Sono 700 le opere pervenute da tutto il mondo per abbracciare quante più culture possibili e confermare l'indole della manifestazione che è la ricerca di luoghi e storie, narrazioni che mettono al centro anche le donne, come accade in Celeste di Ben Hackworth, con una splendida Radha Mitchell nei panni di una vedova e madre segnata dalla vita, oppure in Angela, straordinaria opera terza del regista colombianio Agamenon Quintero, in anteprima mondiale, potente racconto sul dolore della condizione femminile. L'Ischia Film Festival renderà omaggio quest'anno a Bernardo Bertolucci con una mostra nel cinquecentesco Carcere Borbonico del Castello Aragonese dedicata al maestro premio Oscar per "L'Ultimo Imperatore", mentre ha attribuito i Premi alla Carriera a Michele Placido e Valerio Mastrandrea.

Annunciata la giuria ufficiale del Festival

Passato, presente e futuro di un evento internazionale si legano anche attraverso la scelta dei componenti della giuria che contribuisce a definire l'identità della manifestazione. Questo spiega il ritorno in qualità di giurati dei vincitori dell'edizione 2018 Luca Bellino e Silvia Luzi, trionfatori all'Ischia Film Festival con il film Il Cratere, presentato alla Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia e pluripremiato in rassegne cinefile internazionali. Completano la giuria dei "Lungometraggi" Sanya Borisova, acclamata attrice bulgara protagonista del film "Knockout" in concorso nella scorsa edizione, e Peppino Mazzotta, il mitico Ispettore Fazio della serie televisiva Montalbano e l'imprenditore colluso con la criminalità calabrese (ruolo per il quale è stato candidato al Nastro D'Argento) nel film di Francesco Munzi Anime Nere che ha conquistato l'interesse della 71^ mostra veneziana d'arte cinematografica.

Nel 2019 Mazzotta ha impersonato il boss Bruno Corona nella serie Solo per la regia di Michele Alhaique e Stefano Mordini.

Per i "Documentari" la giuria sarà, invece, composta da Corrado Fortuna, attore più volte protagonista nei film di Paolo Virzì, come "My name is Tanino", e salito alla piena notorietà grazie alla fiction Tutti pazzi per amore. Fortuna ha recitato anche in Baaria di Tornatore ed ha svolto un piccolo ruolo in To Rome with love di Woody Allen, è regista di documentari e videoclip con la sua Compagnia ClubSilencio. Accanto a lui, ci sarà Stefano Russo, che ha collaborato con Paolo Sorrentino con il quale ha codiretto il corto "Un Paradiso", sceneggiatore televisivo delle serie "La Squadra", "Un posto al sole", "Vivere" e docente di sceneggiatura al laboratorio "Creative Experience".

Chiude la terna dei giurati Silvia Luzi che si distingue per la sua passione documentaristica e la capacità d'interpretare la grammatica del reale, uno sguardo incisivo che le ha consegnato riconoscimenti molto importanti, da Tockyo a Ischia.

Location negata e scenari campani

Viviamo in una società che sottrae, patria, corpo, anima, dignità e "Ischia Film Festival" ritiene giusto prendersi cura del racconto di ciò che viene perso e disperso: vita, diritti, appartenenze, speranze. E' stata così individuata la sezione "Location Negata" nella quale trovano posto film come Rwanda di Riccardo Salvetti, sul genocidio che nel 1994 ha dilaniato le due etnie Hutu e Tutsi, o Aleppo: the silence of the war, opera del regista iraniano Amir Osanlov sulla devastazione della città siriana che era definita "La capitale del Nord", più popolosa di Damasco.

In Mama, invece, dello spagnolo Eduardo Vieitez, si snoda una narrazione fatta di sradicamento e di sospensione verso una meta che non si afferra per chi è costretto a lasciare il proprio paese in cerca di una nuova casa e di un futuro.

Formano la giuria di "Location Negata" Giorgio Gosetti, giornalista dell'Ansa, saggista, direttore della "Casa del Cinema" di Roma e fondatore delle "Giornate degli Autori" della Mostra del Cinema di Venezia, che sovrintende, inoltre, "Noir" in Festival, rassegna del mystery fra cinema e letteratura, ed insegna organizzazione degli eventi cinematografici; Laura Aimone, studiosa di storia del cinema in atenei danesi e statunitensi, specializzata in cinema dei paesi di lingua araba del Golfo, collaboratrice delle più prestigiose rassegne internazionali d'arte cinematografica, da Berlino al Film Festival Awards Macao in Cina; Pietro Marcello, che ha ottenuto la notorietà internazionale con il documentario "Il passaggio della linea", inchiesta sociale sui flussi migratori interni, regista che ha girato nel 2015 "Bella e perduta", docufilm premiato con il Nastro D'Argento a Locarno e il cui ultimo lavoro "Martin Eden" dal romanzo di Jack London sarà nelle sale il prossimo settembre.

La Campania è regione dalla quale si parte e in cui si approda, pronta a dare il benvenuto a chi arriva. In "Scenari Campani" la visione dell'"Ischia Film Festival" si concentra e s'addensa di humus e pathos territoriali intrisi di sogno e affabulazione. Cosi è in Un giorno all'improvviso di Ciro D'Emilio in cui il protagonista, Antonio, coltiva l'aspirazione profonda di divenire un calciatore e in Flavioh-tributo a Flavio Bucci, di Riccardo Zinna, in cui il regista napoletano fa raccontare la sua straordinaria vita all'attore torinese Flavio Bucci. Nord-Sud o Sud-Nord, assi bascullanti che si confrontano e incontrano in un attracco che è cifra interiore. Tanto quanto "attracca" nell'attenzione dello spettatore l'appello lanciato dal cortometraggio in concorso Ogni nave ha bisogno di un porto di Aldo Zappalà, piccolo film realizzato con gli studenti del master di Cinema dell'Università "Suor Orsola Benincasa".

La giuria dei cortometraggi è affidata a Casa Surace, casa di produzione formata da un rutilante gruppo di ragazzi, che è nata a Napoli nel 2015 sbaragliando lo scenario del web con oltre tre milioni di fan e 180 video realizzati. La sua satira è pirotecnica su tinte, umori, suggestioni, abitudini vere o presunte del Sud e "Casa Surace" ha pubblicato il libro edito da Sperling e Kupfer "Quest'anno non scendo".

Corrobora la giuria dei cortometraggi anche un folto gruppo di giovani ischitani. "Ischia Film Festival" è organizzato con il contributo di Mibac e Regione Campania e con il sostegno di Campari, BPER Banca, Artisti 7607 e Mini.