Marracash ha pubblicato lo scorso 31 ottobre il suo nuovo album 'Persona', il progetto è stato certificato disco d'oro dalla FIMI (Federazione Industria Musicale Italiana) già dopo la prima settimana dall'uscita, e in questi giorni sta continuando a macinare numeri da capogiro su tutte le principali piattaforme di streaming attive in Italia, Spotify in primis.
Marracash ospite di Daria Bignardi a 'L'Assedio'
Inevitabile quindi che Daria Bignardi, che durante le prime puntate del nel suo nuovo programma 'L' Assedio' ha già intervistato tre rapper, ovvero Massimo Pericolo, Speranza e Ketama 126, si lasciasse scappare la possibilità di avere in studio il 'King Del Rap'.
Il rapper della Barona nel corso della chiacchierata ha toccato svariati argomenti, passando ovviamente – come già fatto in quasi tutte le interviste rilasciate nell'ultimo periodo – anche per la depressione affrontata negli ultimi anni, e risolta grazie all'aiuto di un professionista. Inevitabili anche i numerosi riferimenti alla storia tormentata con la sua ex fidanzata, la protagonista del brano 'Crudelia'.
A colpire molti spettatori è stato però un altro passaggio dell'intervista, in cui Marracash ha definito il recente successo del rap nello stivale come una delle poche cose democraticamente elette in Italia.
'Abbiamo lottato fino alla morte per questa cosa, abbiamo fatto a spallate'
“La rinnovata attenzione mediatica che c'è attualmente in Italia nei confronti del rap – ha spiegato Marracash al minuto quindici dell'intervista – non mi infastidisce in alcun modo, anzi, noi abbiamo lottato fino alla morte per ottenere questa cosa, abbiamo fatto a spallate, per cui figurati. Ti posso dire che il rap è una delle poche cose democraticamente elette e onestamente meritocratiche di questo Paese. Mi spiego meglio: l'avvento del rap è una delle poche cose meritocratiche perché è arrivato su richiesta popolare.
A noi (i rapper, ndr) in passato hanno dato sempre due patatine, qualche pacca sulle spalle e basta. Non abbiamo mai avuto una cassa di risonanza mediatica seria (Marracash fa riferimento al fatto che fino a qualche anno fa erano pochissimi i media mainstream a parlare di rap in Italia, ndr), tutt'ora abbiamo un sacco di difficoltà, quindi il successo del rap è proprio un qualcosa di eletto dal popolo.
Sono i numeri ad aver fatto diventare il rap quello che è, abbiamo dovuto prima dimostrare tutto, riempendo i concerti e occupando le classifiche".
'Il rap è il genere più incollato alla realtà'
Durante l'incontro Marracash ha però ribadito come, secondo il suo punto di vista, il rap italiano sia ormai molto legato all'ostentazione tipica dei social network, più che a raccontare la realtà in maniera credibile.
"Il rap rappresenta sempre la contemporaneità, è probabilmente il genere più incollato alla realtà, anche se ora, essendo molto legato social network, si sta trasformando più che altro in ostentazione. Una volta nel rap ostentare il successo serviva come riscatto sociale, aveva anche un senso secondo me, adesso si è un po' omologato a questa roba (Marracash s con 'questa roba' si riferisce di nuovo ai social, ndr).