Kandinskij è il grande protagonista della singolare esposizione allestita a Mestre, a pochi kilometri da Venezia, presso il Centro Culturale Candiani. Da settembre ad oggi, la risposta del pubblico è stata entusiasta: le 20 mila presenze sono destinate ad aumentare, visto anche l'afflusso legato alle festività di fine/inizio d'anno ed alle speciali aperture programmate durante tale periodo. La mostra, a cura di Elisabetta Barisoni, è allestita con la collaborazione dei Musei Civici Veneziani e sarà visitabile sino al 21 febbraio 2023.

Cosa propone la mostra

Il titolo completo è "Kandinskij e le Avanguardie. Punto, linea e superficie". Il titolo è mutuato da un testo scritto da Wassily Kandinskij nel 1926, testo ritenuto fondamentale nella nascita dell'Arte astratta del XX secolo. La mostra propone opere provenienti dalle collezioni del circuito MUVE, ossia la Fondazione dei Musei Civici Veneziani. In particolare, da Ca' Pesaro, Galleria Internazionale di Arte Moderna, che è il punto di riferimento dei grandi interpreti del Novecento a livello internazionale. Oltre alle opere di Kandinskij, si possono ammirare anche capolavori di Paul Klee, Enrico Prampolini, Joan Mirò, Antonio Tapies, Yves Tanguy, Luigi Veronesi, Roberto Matta, Giuseppe Santomaso, Mario Deluigi, Mark Tobey, Emilio Vedova, Bruno De Toffoli, Julia Mangold, Luciano Minguzzi ed altri.

Le 40 opere esposte si suddividono tra dipinti, sculture ed opere su carta. Le varie sezioni della mostra conducono il visitatore dalla nascita dell'astrazione sino al secondo dopoguerra ed al minimalismo, esplorando i rapporti tra diverse discipline, artisti, Paesi e correnti di pensiero.

Anche la musica

Per gli amanti dell'arte, la mostra su "Kandinskij e le Avanguardie" offre una duplice possibilità.

Oltre all'esposizione pittorica, infatti, vi è la possibilità di assistere agli aventi musicali collegati. Sabato 14 gennaio alle ore 18.00 riprendono tali incontri, con un concerto dedicato ad Arnold Schoenberg ed alla musica dodecafonica. Il concerto si svolge con la collaborazione del Conservatorio di musica Benedetto Marcello.

Non deve stupire un simile abbinamento. Tra i due grandi artisti vi fu un rapporto intenso, e l'arte di Kandinskij deve molto alla musica di Arnold Schoenberg. Esiste un parallelismo tra pittura e musica: creare un dipinto richiede gli stessi criteri richiesti dalla creazione di una melodia. Comprendere ed approfondire la conoscenza di una di tali discipline aiuterà quindi a comprendere ed amare l'altra e viceversa. Ciò può essere utile, in particolare, a coloro che si avvicinano per la prima volta all'arte astratta e la percepiscono come casuale e fortuita: come la musica, richiede invece studio ed un ordine assai preciso.